Gazzetta di Reggio

Rubiera È partito da Rubiera l’argine gonfiabile montato nella zona industriale di Ravenna per difendere dall’acqua il datacenter di Lepida, l’infrastruttura strategica informatica che contiene i dati, anche sanitari, dei cittadini dell’Emilia-Romagna.

«Si tratta – spiega il sindaco rubierese, Emanuele Cavallaro – di una attrezzatura innovativa che permette di isolare e proteggere dall’acqua una zona a rischio». Il Comune di Rubiera l’ha acquistata due anni fa grazie a un finanziamento della Protezione Civile regionale (il costo dell’argine mobile si aggira intorno ai duecentomila euro) «perché noi ci troviamo in mezzo a due fiumi e dobbiamo essere preparati», spiega il sindaco.

Lo scorso ottobre l’argine mobile è stato disteso da Rubiera a Corticella, nei pressi del nuovo ponte di San Donnino, per un’esercitazione: «La speranza è di non doverlo mai provare», dice Cavallaro. Né a Rubiera né, in questi giorni, a Ravenna, dove tutti gli occhi sono puntati sul canale che scorre vicino alla zona industriale e che tracimando potrebbe provocare non pochi danni.

«Il nostro argine mobile è uno strumento a disposizione della Protezione Civile – spiega il primo cittadino rubierese – e dato che non ne esistono altri in regione siamo stati ben felici di poterlo mandare in Romagna. Anche perché se l’acqua dovesse raggiungere il datacenter di Lepida sarebbe un problema per tutti, anche per noi».

L’argine mobile è stato trasferito con un bilico, mentre gli accessori necessari al montaggio sono stati caricati su un furgone.

«Abbiamo inviato a Ravenna anche una squadra di nostri tecnici esperti, in grado di montare la struttura». E ora non resta che sperare che tutto vada per il meglio. l

M.R.

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