L’asineria di San Maurizio accoglie Orazio e Clarabella dalla Romagna
I due animali vivevano in un recinto minacciato da una frana a Castrocaro Terme, a una decina di chilometri da Forlì
Reggio Emilia Ci sono tanti modi per essere solidali concretamente con le popolazioni alluvionate della Romagna. Anche prendendosi in carico due asinelli, di un’azienda agrituristica di Castrocaro Terme, a una decina di chilometri da Forlì, sulla collina piagata dalle frane.
A farlo sono Massimo Montanari ed Eugenia Dallaglio dell’Asineria di ReggioEmilia che hanno dato la loro disponibilità rispetto all’appello giunto da Silvia di “Virano 19”. Un appello toccante in giorni di accorate richieste d’aiuto in un mare di emergenze, dalla pianura alla montagna.
«Salve, vorrei sapere se mi potete dare una mano per trovare qualcuno che vuole adottare due asini di 3 anni. Nella mia azienda agricola a Castrocaro Terme in questi giorni di alluvione c’è una frana importante che sta ancora avanzando rendendo precaria la situazione. Potrei solo donarli a qualcuno che gli possa volere bene, non voglio assolutamente rischiare che qualcuno li prenda per macellarli».
Massimo ed Eugenia non ci hanno pensato due volte. «Dove mangiano in 17 mangiano anche in 19» sono le parole di Massimo di fronte alla richiesta di aiuto. Così ha prontamente risposto all’appello di Silvia rendendosi disponibile ad andare a recuperare i due animali. Si tratta di Orazio e Clarabella. Che domenica sono partiti dalla Romagna alla volta di Reggio Emilia, verso la loro nuova casa.
«Il recinto in cui erano custoditi e la loro casetta è minacciata dalla frana. I due paesi sopra a dove si trovavano loro, sono raggiungibili e riforniti solamente via elicottero. Non potevano continuare a rimanere lì» spiega Massimo. Raggiungerli è stato per fortuna tutto sommato facile, dato che appunto la loro zona è ancora accessibile, ma purtroppo il pericolo frane incombe.
Ora, sono al sicuro a San Maurizio. Nell’ “asinomondo” di Massimo ed Eugenia gli asini sono impiegati in attività didattiche. Anche Orazio e Clarabella – il cui affidamento rischia di essere per sempre, date le difficoltà dell’agriturismo dal quale provengono dove ripensare di riprendere l’attività ordinaria richiederà purtroppo tempo – saranno avviati a un progetto di addestramento per trovarsi a loro agio rispetto alle belle attività che l’asineria organizza.
Il benvenuto ieri è stato prezioso. «Sono venuti i bambini delle scuole» racconta Massimo. Sono stati primi a regalare una carezza ai due asinelli romagnoli che in terra d’Emilia ricominceranno la loro vita. «Un conto è il terremoto dove puoi tirare fuori gli animali da una stalla se è a rischio crollo, ma con le frane bisogna proprio venire via – riflette Montanari – In questa azienda agrituristica sono stati tutto sommato più fortunati, ma col pericolo che incombe non potevano aspettare di più».
L’11 giugno prossimo è in programma la festa di primavera dell’asineria. «Li abbiamo invitati a venire qui con un loro banchetto di prodotti. Anche questo è un modo per dare una mano in questo momento di grande difficoltà» conclude.l