Gazzetta di Reggio

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Approcci hard a una 15enne, nei guai il vicino di casa

Ambra Prati
Approcci hard a una 15enne, nei guai il vicino di casa

Sarà ascoltata in aula la ragazza che due anni fa è stata insidiata sessualmente dal vicino di casa: un 48enne amico dei genitori

24 maggio 2023
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Reggio Emilia Sarà ascoltata la 15enne che due anni fa è stata insidiata sessualmente dal vicino di casa: un 48enne amico dei genitori, che l’avrebbe costretta a subìre approcci hard. Siamo in fase di indagini preliminari: l’uomo non è stato rinviato a giudizio. Ieri il gup Dario De Luca ha accolto la richiesta del pm Marco Marano e ha conferito l’incarico al perito che dovrà stabilire se la ragazza – oggi quasi maggiorenne, ha 17 anni – è idonea a rendere testimonianza e quindi attendibile, visto che non ci sono testimoni e si tratta della parola dell’uno contro quella dell’altro.

La vicenda è avvenuta nella Bassa nel periodo compreso tra ottobre 2021 e luglio 2022 quando la ragazzina, turbata e che mostrava segni di disagio, alla domanda perché non volesse più vedere l’adulto ha confidato alla madre le morbose attenzioni del vicino, che abitava nella stesso condominio della minore: le due famiglie si conoscevano e talvolta si frequentavano, i rapporti erano ottimi. Perciò la ragazzina si fidava del vicino e conoscente ed erano frequenti le visite nei rispettivi appartamenti, teatro degli abusi a sfondo sessuale. Quando la madre ha appreso l’impensabile si è subito recata dai carabinieri che, alla luce della querela, hanno avviato l’indagine per violenza sessuale: quattro gli episodi contestati, due nel 2021 e due nel 2022. Non si tratta di rapporti completi ma di atti pesanti.

Il 26 settembre 2022 il 50enne, colpito dal divieto di avvicinamento alla minorenne e ai luoghi da quest’ultima frequentati, è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia e ha negato su tutti i fronti. Il padre di famiglia – incensurato, con un lavoro regolare e tuttora in libertà – ha risposto alle domande del gup Luca Ramponi negando con forza gli addebiti: secondo la sua versione quelle avances esplicite non sarebbero mai avvenute. All’epoca la richiesta cautelare avanzata dal pm Marco Marano era per più violenze sessuali, mentre il gup Ramponi ha riqualificato il reato in atti sessuali con minorenne. Nella richiesta di rinvio a giudizio il pm Marano ha comunque ritenuto che si trattasse di abusi e non di atti consensuali, perciò ha mantenuto l’impostazione accusatoria e chiesto un incidente probatorio sulla ragazzina.

Ieri il gup Dario De Luca ha ammesso la richiesta di incidente probatorio: e per verificare la capacità di testimoniare della ragazzina il gup ha conferito l’incarico al perito, che ha tempo fino al 20 luglio. In quella data, se l’esito della perizia sarà positivo, la minore potrà essere ascoltata e raccontare in forma protetta se vi è stato o meno un suo consenso alle azioni dell’indagato.

«Il mio assistito respinge ogni addebito e il precedente giudice ha escluso i primi due episodi – ha affermato l’avvocato difensore Michele Dellavalle di Parma – Contiamo di poter dimostrare l’estraneità del mio assistito». l