Canossa

Non torna dal giro in bici, lo trovano nel dirupo dopo una notte al freddo

Daniela Aliu
Non torna dal giro in bici, lo trovano nel dirupo dopo una notte al freddo

La moglie: «Ringrazio di cuore tutta la macchina operativa che si è mossa velocemente per trovare mio marito e riportarlo a casa sano e salvo»

24 maggio 2023
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Canossa «Ringrazio di cuore tutta la macchina operativa che si è mossa velocemente per trovare mio marito sano e salvo».

Con queste parole Marzia Margini, moglie di Roberto Caramoni, tira un sospiro di sollievo. Il marito è stato ritrovato ieri, verso le 13, in località Pietra Nera mulino di Chicchino, tra Canossa e Vetto. Dopo una notte all’addiaccio. «Grazie alle squadre dei vigili del fuoco e a carabinieri, soccorso alpino, unita cinofile, guardia di finanza arrivata dalla Toscana, polizia locale, volontari, operatori di soccorso, tutti. Un grazie di cuore a tutta questa squadra meravigliosa che ha operato tempestivamente su tutto il territorio a piedi, con droni, con cani e addirittura elicotteri senza sosta – va avanti –. Grazie a queste persone meravigliose che hanno fatto sì che questa storia avesse un lieto fine».

La disavventura del marito, di 69 anni, è iniziata verso le 19 di lunedì sera quando, uscito in bicicletta, non ha fatto ritorno a casa.

È stata la moglie, preoccupata del suo mancato rientro, a contattare i carabinieri e a dare l’allarme, dopo aver provato diverse volte a rintracciare l’uomo al telefono, ma purtroppo senza risposta.

Quando ha visto che mancavano la bicicletta elettrica e il caschetto di protezione, lo zainetto e le chiavi di casa ha capito che era uscito. Sul comodino invece c’erano i medicinali, che l’uomo aveva lasciato a casa.

Con la figlia, ha iniziato a cercarlo. Con l’arrivo della sera hanno chiesto aiuto ai carabinieri, preoccupati anche per le difficoltà dell’uomo dovute alla salute.

I primi a intervenire sono stati i carabinieri di Casina, che hanno esteso le ricerche su tutto il territorio collinare e hanno cercato di localizzare il telefono del 69enne. La prima geolocalizzazione lo dava in zona Cà Bertani di Langhirano a 33 chilometri da Canossa. Così i militari hanno esteso le ricerche anche nei paesi limitrofi della provincia di Parma. Ieri mattina, su tutti i gruppi social della zona l’appello è stato diffuso nella speranza che qualcuno lo avesse visto, mentre la macchina delle ricerche si è messa in moto.

Caramori è stato trovato tra Canossa e Vetto. Ad individuarlo gli uomini del soccorso alpino: era caduto in un dirupo, semi-cosciente e in stato confusionale, ma fortunatamente vivo. I soccorritori si sono subito presi cura di lui, poi è stato caricato a bordo dell’elicottero e lo hanno trasportato all’ospedale di Castelnovo Monti per gli accertamenti del caso.

Alla fine, tutti hanno tirato un sospiro di sollievo: familiari, parenti, amici e paesani che ora attendo il suo rientro in casa.l