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Giornata dei bambini scomparsi, diversi gli allontanamenti

Serena Arbizzi
Giornata dei bambini scomparsi, diversi gli allontanamenti

La polizia in piazza Prampolini per sensibilizzare i cittadini

26 maggio 2023
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Reggio Emilia I minorenni non accompagnati che si allontanano dalle strutture rappresentano la maggior parte, a Reggio Emilia, degli adolescenti scomparsi.

È quanto emerge dall’attenta attività della polizia che ieri mattina, in occasione della giornata internazionale dei bambini scomparsi. Funzionari e agenti specializzati nel settore hanno fatto tappa in piazza Prampolini con un gazebo, dov’è stata illustrata la capillare campagna informativa e di sensibilizzazione sul tema.

In piazza Prampolini sono passati numerosi cittadini, ai quali sono stati distribuiti opuscoli realizzati anche quest’anno dal dipartimento di pubblica sicurezza e direzione centrale anticrimine, nell’ambito della campagna permanente della polizia.

La brochure contiene i recapiti telefonici utili a cui fare riferimento in caso di necessità e bisogno di aiuto: si tratta di contatti rivolti anche e soprattutto alle fasce di età più giovani che hanno così la possibilità di chiedere un sostegno in un momento così delicato.

Al gazebo ha fatto visita anche la nuova prefetta, Maria Rita Cocciufa.

«Da parte nostra si tratta di un tema molto sentito, ci impegna quotidianamente in modo molto attento – afferma il questore Giuseppe Ferrari – . Per fortuna non si segnalano casi a Reggio Emilia da cui sia scaturito un episodio violento nei confronti eei minori. Tuttavia, quando ci troviamo di fronte a un allontanamento anche spontaneo del minore, parte un dispositivo coordinato della prefettura che impone alle forze di polizia il massimo impegno nelle ricerche di questi ragazzi. Prevalentemente, questi giovani si allontanano in modo volontario dalle famiglie e dalle strutture dove sono temporaneamente accolti».

«Si parla di fasce deboli, di giovani ai quali dobbiamo dare tanta attenzione – aggiunge il questore –. Questo fenomeno si verifica perché, tante volte, il minore trova un riferimento al di fuori della famiglia o della struttura dove si trova che lo porta su una strada sbagliata».

Accanto alle attività formative come quelle di ieri, la polizia mette in campo anche momenti specifici nei luoghi per eccellenza frequentati dai giovani, ovvero le scuole. Come evidenziato ieri, esiste un collegamento fra la prevenzione rispetto a fenomeni come quelli dell’allontanamento e quanto cerca di inculcare nei ragazzi il personale della polizia».

Tra i suggerimenti forniti, c’è quello di segnalare ai contatti più vicini un problema, quando compare, in modo tempestivo.

«Quando si presenta un problema, lo si deve segnalare a genitori, insegnanti, o tramite la app Youpol – rimarca Ferrari –. Riscontriamo molti casi di allontanamento tra i minori non accompagnati. Il fenomeno dell’immigrazione comporta l’arrivo di questa tipologia di minori, che vengono collocati in strutture, anche nella nostra provincia, e questi sono i casi che si realizzano maggiormente. I ragazzi che vengono da un’esperienza molto traumatica sono più deboli e più soggetti, di conseguenza, ad allontanarsi volontariamente. La nostra attività di ricerca si mette in moto subito e quando ritroviamo i giovani allontanati, vengono riaccompagnati nei luoghi cui sono stati assegnati». l

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