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Rissa a bottigliate in stazione a Reggio Emilia: un giovane finisce all’ospedale

Serena Arbizzi
Rissa a bottigliate in stazione a Reggio Emilia: un giovane finisce all’ospedale

Un residente filma tutto: «Siamo esasperati dalla violenza»

28 maggio 2023
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Reggio Emilia Nuovo episodio di violenza in zona stazione sabato sera.

I residenti si sono imbattuti in un giovane il cui volto era una maschera di sangue, che correva a cercare riparo dopo essere stato aggredito a bottigliate. Ma riavvolgiamo il nastro. Pochi istanti prima, tra via Eritrea e piazzale Marconi era andata in scena l’ennesima rissa per questioni di droga fra due fazioni rivali. Secondo le testimonianze di residenti e passanti che si trovavano lì al momento degli scontri, due gruppi di giovani si sono affrontati. In uno di questi c’era il ragazzo avvistato poco dopo, con il volto insanguinato: si tratta di un modenese arrivato a Reggio Emilia in treno con gli amici. Quest’ultimo, arrivato all’altezza di via Don Alai con il suo gruppo, ha cercato di raggiungere i rivali, fermi all’altezza del civico 6 della stessa via. Ma uno dei contendenti lo ha rincorso, a torso nudo, e lo ha fatto scappare. Il giovane insanguinato si è poi seduto sulla scalinata d’ingresso di un palazzo, sempre in via Don Alai, sostenuto da alcuni amici che lo hanno aiutato a lavarsi la faccia e a sistemarsi dopo l’aggressione. In stazione è arrivata anche l’ambulanza della Croce Rossa: il giovane è stato portato in ospedale con ferite lievi alla testa.

La ricostruzione dell’accaduto è stata possibile grazie al filmato di Gino Rossi, residente in via Don Alai, che da tempo subisce il degrado della zona stazione. Rossi, infatti, è stato rapinato all’interno del suo camper. Un episodio che si somma ad altri danni che ha dovuto mettere in conto.

«Mentre filmavo sono stato minacciato. Uno dei contendenti mi ha detto: “Ti sparo in testa” – racconta Gino Rossi –. Altri esclamavano: “Ma questo è scemo”, vedendomi con il telefonino. Non si trattava della prima minaccia di morte: ho denunciato più volte alle forze dell’ordine e ne ho parlato anche con i carabinieri arrivati sabato sera. Lo scontro è iniziato tra piazzale Marconi e via Eritrea. Il ragazzo con il volto insanguinato è arrivato in via Don Alai già ferito. Poi è rimasto lì insieme al suo gruppo e a un certo punto è partito, assetato di vendetta, con l’intenzione di andare a cercare i rivali. All’altezza del civico 2, qualcuno ha lanciato una bottiglia di birra vuota di vetro finita sul vetro posteriore di una Renault Clio parcheggiata. Poi, una seconda bottiglia è stata lanciata verso il gruppo rivale. Uno dei contendenti è corso incontro al ragazzo con la faccia insanguinata e lui si è fermato sulla scalinata sotto casa mia».

I residenti hanno raggiunto livelli di esasperazione molto alti. «Ogni giorno ne succede una… è un lavoro immane anche per le forze dell’ordine – aggiunge Rossi –. Voglio spronare anche gli altri cittadini perché si facciano sentire, affinché le cose cambino. Non si tratta di razzismo, ma di degrado diffuso che si può combattere solo tutti insieme».

Sul caso interviene il consigliere comunale Dario De Lucia: «Piazzale Marconi, viale IV Novembre, via Eritrea sono teatro di numerosi episodi violenti, nonostante i lavoro costante e la presenza frequente delle forze dell’ordine. Le immagini che ho visto, ringrazio il cittadino che ha denunciato l’accaduto, ci dicono che il problema sicurezza qui deve essere affrontato con presidi fissi delle forze dell’ordine e una presenza costante delle istituzioni sul territorio».

La polizia è intervenuta anche ieri in via Eritrea, per disordini tra balordi davanti ai negozi. l

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