Gazzetta di Reggio

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L’incendio

Reggiolo, a fuoco l’immobile confiscato alla ‘ndrangheta

Reggiolo, a fuoco l’immobile confiscato alla ‘ndrangheta

Rogo doloso in un edificio di via Aurelia. In fiamme il copertura in legno. Gestito dall’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, apparteneva a una società riconducibile al pentito Pino Giglio

04 giugno 2023
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Reggiolo. Un incendio di natura dolosa è divampato ieri sera, poco dopo le 21.30, in via Aurelia a Reggiolo. A prendere fuoco la copertura in legno di un immobile di circa 250 metri quadrati, che rientra fra i beni confiscati alla ‘ndrangheta.

Sul posto sono intervenute cinque squadre dei vigili del fuoco, i carabinieri e il sindaco Roberto Angeli. Le fiamme sono state domate intorno alle 3 di notte. 

L’immobile, secondo le carte di Aemilia, rientra fra i beni confiscati riconducibili alla K1, società che venne costituita nell’aprile del 2007, con sede a Reggio Emilia, e capitale sociale di 50.000 euro, suddiviso equamente tra Giuseppe “Pino” Giglio, divenuto collaboratore di giustizia, e Giuseppe Pallone. La società è stata amministrata dal 24 aprile 2007 al 10 marzo 2011 da Francesco Falbo e dal 10 marzo 2011 da Salvatore Cappa.

L’edificio è composto da 11 appartamenti e 11 box auto ed è gestito dall’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati del Ministero dell’Interno. Le sue condizioni sono considerate critiche ed è diventato luogo di bivacco. Il dolo del rogo è stato subito accertato, ma le indagini sono in corso e al momento non si esclude nessuna ipotesi.