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Frane, danni per 25 milioni in provincia di Reggio Emilia: «Serve una nuova visione»

Elisa Pederzoli
Frane, danni per 25 milioni in provincia di Reggio Emilia: «Serve una nuova visione»

Il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, oggi sarà a Roma dal governo: «Il cambiamento climatico c’è, va affrontato nella programmazione»

07 giugno 2023
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Baiso Per le frane della montagna reggiana è l’ora della conta dei danni. E per l’intero territorio regionale, segnato anche dalla drammatica alluvione romagnola, quella di bussare alla porta del governo per chiedere sostegni e mezzi per affrontare l’emergenza, ma anche per programmare il futuro.

Si terrà oggi alle 12 a Palazzo Chigi l’incontro organizzato dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, accompagnato dai presidenti delle Province e da alcuni sindaci romagnoli. Si parla della presenza del vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Forse della stessa presidente, Giorgia Meloni. Per Reggio Emilia ci sarà il presidente della Provincia Giorgio Zanni, che ieri, con i colleghi emiliano-romagnoli, ha incontrato Bonaccini e i vertici della Protezione civile regionale in vista dell’incontro di Roma. Ai quali ha portato i conti, ancora “spannometrici”, dei danni provocati dagli eventi atmosferici degli ultimi giorni.

«Al momento – spiega Zanni – abbiamo una stima di almeno 55 movimenti franosi, che si sono attivati o riattivati in seguito alle precipitazioni degli ultimi giorni. Su un totale di almeno 80 frane presenti sul nostro territorio. I danni su strade comunali e provinciali sono stimati approssimativamente sui 25 milioni di euro. Non c’è solo Baiso, ma davvero un po’ tutti i Comuni del Crinale. Questi sono i conti per quanto riguarda le strade pubbliche. Non dimentichiamo che ci sono anche i privati, i cui danni vanno conteggiati. Se ne occupa la Protezione civile regionale, ci sono già le schede da compilare e inviare con le prime ricognizioni per ottenere un anticipo di 5mila euro, in attesa che sia predisposto un pacchetto di rimborsi».

«Il nostro obiettivo, il mio obiettivo con gli altri presidenti di Provincia, i sindaci e la Regione – evidenzia Zanni – è di andare uniti e compatti dal governo a chiedergli di continuare il percorso, nella necessità di ottenere risposte veloci e puntuali su questi problemi. Noi stiamo già intervenendo come opere di somma urgenza per risolvere le problematiche, però abbiamo bisogno di coperture. Parliamo di migliaia di euro, che stiamo spendendo come Comuni e Provincia».

E non solo di soldi gli enti territoriali hanno bisogno.

«Abbiamo bisogno di rafforzare le competenze tecniche – spiega – In questi giorni abbiamo in campo tutti i nostri tecnici e ingegneri. Ne abbiamo bisogno di quanti più possibile, serve attenzione dal punto di vista tecnico».

E poi, secondo Zanni, bisogna avere una visione rispetto ad eventi atmosferici che definiamo eccezionali, rispetto al passato, ma che purtroppo, come la pioggia di sabato e poi di domenica hanno dimostrato, stanno diventando frequenti, così frequenti da mettere in ginocchio il territorio un giorno e l’altro pure. «Abbiamo bisogno di una programmazione di medio periodo. Il cambiamento climatico genera eventi sempre più forti e frequenti – fa notare il presidente della Provincia di Reggio Emilia – sia in Romagna che qui da noi; bisogna che quando sistemiamo le cose le sistemiamo non solo come prima, ma meglio di prima. I fenomeni sono nettamente cambiati, serve una regia anche da parte del governo. Il cambiamento climatico c’è, va affrontato in fase di programmazione. Evitando di girare la testa rispetto a fenomeni sempre più impattanti».l

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