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La sentenza

Scuola, precari battono il ministero: «Risarcimenti per 114mila euro»

Scuola, precari battono il ministero: «Risarcimenti per 114mila euro»

Esulta la Flc Cgil di Reggio Emilia: «Riconosciuto della carta docenti per 76 persone»

07 giugno 2023
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Reggio Emilia «Il Tribunale di Reggio Emilia condanna il Ministero dell’Istruzione a rendere disponibile la carta docente al personale docente precario, con le stesse regole previste per il personale di ruolo». Lo spiega in una nota la Flc Cgil di Reggio Emilia che è riuscita ad ottenere importi compresi tra i 500 e i 2.500 euro, per un totale di 114mila euro, per i settantasei precari a cui ha dato assistenza. Si tratta dell’esito di tre sentenze: una prima sentenza del 5 aprile scorso, per un totale di 42.500 euro; una seconda del 24 maggio per 36.500 euro e una terza, sempre del 24 maggio, per altri 35.000 euro.

«Negli ultimi quattro anni abbiamo preso in carico, insieme al nostro ufficio legale, numerose vertenze, molte delle quali con al centro la rivendicazione dei diritti dei lavoratori precari nella scuola – continua la Flc reggiana – Un’attività che ha messo insieme tanti singoli ricorsi che insieme sono diventati azione collettiva per il riconoscimento del lavoro svolto dalle persone».

La carta docente per l’aggiornamento e la formazione degli insegnanti, per un importo annuo di 500 euro, è prevista dalla legge ma non è concessa a tutti dal momento che la carta è utilizzabile solo dai docenti a tempo indeterminato, con esclusione dei precari, in spregio del divieto di discriminazione sancito dall’Unione Europea e dalla Costituzione secondo cui «a stesso lavoro deve corrispondere lo stesso compenso». Per questo i ricorsi sul tema oltre a una ricaduta economica immediata consentono ai docenti precari anche di recuperare gli ultimi cinque anni scolastici, ribadendo il principio della pari dignità dei lavoratori precari rispetto a quelli di ruolo.

A Reggio per il riconoscimento della carta docente hanno aderito oltre 200 persone. «Siamo determinati a garantire, attraverso la tutela individuale, i diritti di tutti – conclude il sindacato scuola della Cgil – Questo crediamo sia un ottimo risultato proprio sulla strada del riconoscimento dei diritti negati. Sempre più vogliamo essere al fianco dei lavoratori e alle loro esigenze». 

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