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Ztl a Reggio Emilia, ora si allarga il fronte del no: «In un giorno raccolte 600 firme»

Ambra Prati
Ztl a Reggio Emilia, ora si allarga il fronte del no: «In un giorno raccolte 600 firme»

Soddisfatti i promotori: «Presenteremo la mozione popolare in consiglio»

07 giugno 2023
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Reggio Emilia «Ztl? Parliamone. Firma anche tu». Questo il cartello affisso ieri (dalle 8 alle 19) all’ingresso di piazza Ugolini, nel porticato di fianco alla chiesa di Santo Stefano, dove si è svolto un banchetto di un giorno per raccogliere le firme della mozione popolare da presentare in consiglio comunale.

La protesta contro la pedonalizzazione di via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi si è ampliata con un gruppo di genitori, studenti e perfino suore delle Figlie di Gesù a dar man forte al comitato di commercianti che ha già erano insorti all’annuncio della giunta. Alle 18 di ieri le firme conteggiate sono state 600: un successo, considerando che la quota minima per la mozione è di 300 firme.

«Ci teniamo a precisare come l’iniziativa abbia preso spunto dalla preoccupazione, condivisa da diversi cittadini, in merito all’effetto negativo che l’introduzione della Ztl a partire dall’inizio di via Emilia Santo Stefano ed estesa a corso Garibaldi avrebbe sulla fruibilità di tutta la zona: plessi scolastici, uffici, esercizi commerciali, Basilica della Ghiara – è la posizione ufficiale del comitato promotore – Ciò diminuirebbe la fruibilità dell’area, con un concreto rischio di minore attrattività verso tutti coloro che risiedono fuori dall’esagono del centro storico di Reggio Emilia. Per amore della nostra città e di questo contesto specifico, spinti dal desiderio di cercare una soluzione attraverso il confronto costruttivo con le istituzioni, si è quindi costituito un comitato. Ci si è mossi nella direzione della mozione popolare in modo da poter portare il tema in consiglio comunale in tempi rapidi, affinché le proposte alternative che nascono dalla cittadinanza trovino ascolto».

L’obiettivo resta quello di stoppare l’estensione della Ztl. Il comitato è per lo status quo: via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi devono rimanere aperte alle auto.

«Chiediamo che non venga messo in atto il piano urbano che dovrebbe entrare in vigore entro l’estate – afferma Mariagiulia Carpi del comitato – Abbiamo registrato adesioni superiori alle aspettative. Anche quando abbiamo distribuito i volantini molte persone si sono trovate d’accordo con il motto “Non chiudete il varco”. Solo una signora si è lamentata del traffico in Porta Brennone e noi la comprendiamo: deviare le auto su quella stretta strada provoca una congestione». Tra i firmatari si sono contati «diversi ex allievi delle Figlie di Gesù e anche una classe di studenti del liceo Ariosto-Spallanzani, con tanto di professoressa al seguito, che si sono fermati».

Poiché le firme devono essere autenticate da un pubblico ufficiale alcuni notai con studio in centro si sono prestati. «Ringraziamo i notai Gino Baja, Antonio Caranci, Cleto Carbonara e Valentina Rubertelli».

Si è prestato anche l’avvocato Claudio Bassi, consigliere di FI. «Sono stato invitato e ho aderito. La mozione però è di iniziativa popolare pura: nessun colore politico. I cittadini dicono no al progetto dell’eco-esagono. L’obiettivo della quota minima è stato raggiunto, ma non escludiamo di ripetere l’iniziativa in futuro per consentire a tutti coloro che ne hanno espresso il desiderio di firmare». l