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Appalti, ditte e professionisti alla prova del nuovo codice

Appalti, ditte e professionisti alla prova del nuovo codice

Reggio Emilia, nel convegno organizzato da Lapam e dal Collegio Geometri è stato fatto il punto sulle principali novità con le stazioni appaltanti

29 giugno 2023
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Reggio Emilia Una norma attesa, richiesta al governo dalla Ue, e indispensabile per sbloccare risorse e cantieri del Pnrr. Il nuovo Codice entrerà a regime dal primo luglio.

Per fare il punto sulle principali novità e discuterne con le imprese, martedì Lapam ha organizzato un convegno, con il Collegio dei Geometri di Reggio Emilia. Presente anche il Comune di Reggio Emilia, con l’assessore ai lavori pubblici e alla legalità, Nicola Tria, che in apertura ha ricordato come, rispetto ad una norma complessa e articolata, è necessario evidenziare i vantaggi, come quelli previsti dalle nuove procedure semplificate, mantenendo l’attenzione sui rischi legati alle possibili infiltrazioni criminali.

Claudio Boccaletti, imprenditore edile e presidente di categoria Lapam, ha invece sottolineato come le norme sulla cosiddetta “reputazione d’impresa” di prossima definizione da parte di Anac (Autorità anticorruzione), non debbano diventare un ostacolo e un onere per l’accesso agli appalti per le micro e piccole imprese.

Protagonisti della tavola rotonda, moderata da Letizia Budri, referente sindacale Lapam, Alberto Prampolini, dirigente Servizio Appalti Comune di Reggio Emilia, Libero Bedogni, Coordinatore Commissione Edilizia, Urbanistica, Territorio del Collegio Geometri della Provincia di Reggio Emilia e l’avvocato Francesco Carnovale di Itaca, associazione che assiste giuridicamente la Conferenza Stato Regioni.

Prampolini si è soffermato sull’utilizzo delle procedure negoziate, ovvero delle gare d’invito, rispetto a cui è più attuale che mai la costituzione degli elenchi fornitori, da sempre caldeggiati da Lapam.

Il nuovo codice prevede infatti che per individuare le ditte da invitare negli appalti di lavori da 150mila euro al milione e dal milione alla soglia comunitaria (5,3 milioni di euro), è possibile optare per la manifestazione d’interesse aperta a tutti, oppure procedere con la selezione delle imprese da elenco fornitori istituito presso la stazione appaltante.

Un modello che permette di superare quindi reiterate indagini di mercato e richieste di manifestazioni di interesse.

Bedogni ha posto l’attenzione sul tema del progetto che in questo nuovo codice vede una importante modifica, con l’eliminazione del progetto definitivo, ciò dovrà comportare maggior accuratezza nel primo livello di progettazione, ovvero della fattibilità tecnico economica. Questo anche alla luce della reintroduzione dell’appalto integrato, che prevede la messa a gara della progettazione ed esecuzione delle opere.

Infine, sul rischio di irregolarità nei cantieri, l’avvocato Francesco Carnovale, ha evidenziato l’irrisolta questione dei subcontratti, come ad esempio quelli sotto la soglia dei 100mila euro o del 2% della prestazione affidata.

Se infatti i subappalti, nella loro nuova formulazione cosiddetta a cascata, continuano a prevedere il regime di controlli previsti dalla relativa autorizzazione, ciò che continua a non configurarsi come subappalto e quindi soggetto alla sola comunicazione, non è oggetto di verifiche sufficientemente stringenti ad escludere infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. In chiusura il presidente del Collegio Geometri, Francesco Spallanzani, ha rimarcato l’importanza della sinergia tra associazione datoriale, rete tecnica delle professioni e stazione appaltanti. l

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