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Castelnovo Monti, i consiglieri regionali di maggioranza chiedono di non indebolire il presidio

Castelnovo Monti, i consiglieri regionali di maggioranza chiedono di non indebolire il presidio

Amico, Bondavalli, Costa, Mori e Soncini: “Mantenere l’attuale trattamento e orario del personale. Va tutelato un presidio che negli anni ha salvato vite”

01 luglio 2023
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Castelnovo Monti Dai primi anni 2000 il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelnovo Monti, nel cuore dell’Appennino reggiano, è riconosciuto dal Dipartimento centrale come Sede Disagiata e, di conseguenza, il personale in servizio (32 persone in larga parte residenti a molti km dalla sede) può fruire di un orario di lavoro di 24 ore seguite da tre giorni di riposo, con una turnazione necessaria sia per le distanze da coprire e relativi costi a carico dei lavoratori, sia per le difficoltà degli interventi in montagna.

“Gli stessi operatori e sigle sindacali di categoria ci hanno segnalato con allarme che dal 1° gennaio 2024 non sarà più così – spiegano i Consiglieri reggiani di maggioranza Federico Amico, Stefania Bondavalli, Andrea Costa, Roberta Mori e Ottavia Soncini – dato che la circolare attuativa 2023 del Dipartimento stabilisce il ritorno all’orario di lavoro ordinario, lo stesso applicato nei Distaccamenti di città, nonostante le peculiarità nell’area montana. Riteniamo si debba trovare una soluzione e non soltanto una eventuale proroga; perciò, chiediamo alla Regione e ai nostri parlamentari di intervenire per evitare che operatori esperti del territorio migrino in altre sedi.”

In una Interrogazione alla Giunta regionale, le consigliere e consiglieri reggiani di maggioranza sottolineano le condizioni “oggettivamente disagiate” nelle quali operano i Vigili del Fuoco di Castelnovo Monti: il territorio di competenza a oltre 700 mt e di 1000 kmq, le difficili condizioni climatiche, la moltiplicazione dei frequentatori o residenti nel periodo estivo sparsi in una miriade di frazioni, località e borghi, le distanze tortuose o non asfaltate, tempi di percorrenza invernali fino a due ore e la necessità di dare servizio su quattro stazioni sciistiche, bacini, luoghi turistici come la Pietra di Bismantova e il patrimonio naturale e faunistico del Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano.

L’attuale orario e turnazione soddisfa tutto il personale e, soprattutto, ha sempre garantito negli anni l’attivazione di squadre omogenee e preparate a livello operativo, nonché interventi tempestivi che hanno salvato vite. “I compiti affidati a questo presidio sono tanti, delicati e rischiosi – aggiungono i firmatari – richiedono infatti una formazione sul campo che non si improvvisa, mentre l’obbligo a rispettare un orario che è di fatto incompatibile con le esigenze di vita e di servizio sta già inducendo diversi VVF esperti a chiedere il trasferimento, con ripercussioni organizzative immaginabili.”

“Insomma, non possiamo rischiare di indebolire un presidio prezioso per la sicurezza in Appennino – concludono i Consiglieri di maggioranza – e per questo sollecitiamo chi ne ha l’autorità a trovare una soluzione strutturale che mantenga l’orario vigente, riaffermando in questo caso concreto le politiche regionali e nazionali che puntano a sostenere le aree interne e a colmare le disuguaglianze territoriali.”