Gli amici dell’aia di Pratissolo donano 30 lavatrici alla Romagna con i soldi delle feste
Un gruppo di scandianesi ha promosso un'iniziativa per aiutare gli alluvionati
i Adriano Arati
Scandiano Trenta lavatrici “dall’aia alla Romagna”. Domenica scorsa, un gruppo di scandianesi legati al gruppo di Pratissolo che da tanti anni promuove la festa del cicciolo scandianese, i celebri “I grasol ad Pratisol”, hanno raggiunto Forlì con un carico prezioso, trenta elettrodomestici da donare a trenta famiglie che hanno subito grandi danni nelle settimane dell’alluvione di maggio.
La delegazione, divisa in tre furgoni in cui erano caricati i macchinari, era guidata da Laurenti Marastoni, da sempre promotore delle attività legate ai ciccioli e alle feste benefiche. Con lui, Orazio Caselli, Fabio Vaccari, Davide Guglielmi, Maurizio Maffei e Roberto, storici volontari dell’associazione.
Le lavatrici sono state acquistate unendo diverse risorse. Marastoni ha pensato di avviare il percorso zona mettendo a disposizione i fondi raccolti a marzo grazie allo stand allestito alla fiera di San Giuseppe. A rimpolpare la cifra, il denaro guadagnato con la postazione gastronomica gestita a fine maggio durante l’affollato fine settimana di Festivalove. Un ulteriore aiuto da sponsor e aziende ha permesso di mettere insieme la cifra con cui acquistare trenta lavatrici, strumenti preziosissimi in questa fase in cui migliaia di persone hanno dovuto occuparsi dell’igiene e delle pulizie senza più i propri elettrodomestici disponibili.
La spedizione è stata anticipata da contatti informativi nell’area di Forlì, per conoscere necessità e indirizzi a cui poter poi portare direttamente il graditissimo regalo a donne e uomini che hanno vissuto un maggio durissimo, segnato da due emergenze alluvionali a poca distanza, capaci di devastare intere città.
Il gruppo di amici di Pratissolo hanno quindi consegnato «trenta lavatrici, gesto di solidarietà ottenuto con il ricavato delle varie manifestazioni di beneficenza e da persone che sostengono le nostre buone cause», raccontano. E sottolineano come la scelta sia stata mirata: «Il contatto della Romagna ci ha permesso di consegnare a chi ne aveva più bisogno. Sappiamo che è un gesto piccolo, ma fatto con il cuore ha riempito di gioia noi e le tante famiglie che siamo riusciti ad aiutare. Anche il gesto più semplice, è sempre grande se fatto insieme», spiegano. «Ringraziamo tutti e tutte, fare i nomi di tutte le persone che ci sostengono e ci vogliono bene sarebbe possibile, ma diciamo “semplicemente”: grazie con tutto il cuore, grazie davvero».l