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I numeri dell’Arma

Quasi un arresto al giorno per i carabinieri reggiani

Quasi un arresto al giorno per i carabinieri reggiani

Reggio Emilia: il colonnello Andrea Milani, comandante provinciale dell’Arma, traccia un primo bilancio in occasione della visita della prefetta Maria Rita Cocciufa

06 luglio 2023
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Reggio Emilia Nei primi cinque mesi dell’anno i carabinieri reggiani hanno ricevuto 75.860 richieste telefoniche, con una media di oltre 500 al giorno e ben 107 arrestati. È solo uno dei numeri elencati con orgoglio dal comandante provinciale Andrea Milani, nel corso della cordiale visita in corso Cairoli della nuova prefetta Maria Rita Cocciufa.

Nell’occasione il colonnello Andrea Milani ha illustrato l’attività operativa svolta dai militari, impegnati su parecchi fronti. Da gennaio a maggio sono stati 9.798 i servizi di pattuglia e perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di 19.596 carabinieri; 821 i servizi di ordine pubblico, che hanno visto schierati 1.639 militari. Identificate 39.939 persone e controllati 31.533 veicoli.

Ben 107 arresti

Per quanto riguarda la fase repressiva le indagini hanno portato a ben 107 arresti per vari delitti. Denunciate 1.208 persone per molteplici reati: sono stati 942 i reati scoperti a fronte di 6.367 denunciati, con l’identificazione dei responsabili. Tra questi si sono registrati un omicidio, 43 rapine, 77 furti, 193 truffe e frodi informatiche, 43 reati di spaccio di stupefacenti, 4 estorsioni, 12 violenze sessuali.

Sicurezza stradale

Sul fronte della sicurezza stradale, l’intensa l’attività si è concretizzata con l’intervento delle gazzelle su oltre 180 sinistri stradali. In questo ambito, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, risultano 43 le persone denunciate all’autorità giudiziaria (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti); 677 le infrazioni al codice della strada rilevate; 160 le carte di circolazione ritirate per veicoli posti in circolazione senza la prescritta revisione; 46 le patenti ritirate, soprattutto per guida in stato d’ebbrezza); 59 i veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.

La droga a domicilio

Incessante l’impegno volto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti in tutta la provincia. Sono stati accertati 46 reati che hanno portano all’arresto di 14 persone, la denuncia di altre 43 persone e la segnalazione come di 90 assuntori, tra i quali – elemento preoccupante – una decina di minori. In totale sono stati sequestrati 250 grammi di sostanze stupefacenti.

L’elemento di conferma, documentato dalle indagini antidroga concluse dai carabinieri, è la nuova modalità di approvvigionamento di droghe: sempre più diffuse la “spedizione” via posta o l’acquisto di droghe sintetiche in internet, sia attraverso il deep web, cioè quella parte di internet nascosta ai grandi motori di ricerca nella quale si trova di tutto, sia attraverso i social, Telegram su tutti.

Interdittive antimafia

Costante l’impegno dell’Arma reggiana contro la criminalità organizzata, come dimostra la recente esecuzione di una misura di prevenzione patrimoniale da parte dei Ros e dei carabinieri che ha portato al sequestro di beni, per un valore di circa 11 milioni di euro, a carico di un calabrese condannato con sentenza irrevocabile nell’ambito del maxi processo “Aemilia” (sul sodalizio ‘ndranghetistico emiliano legato alla cosca Grande Aracri di Cutro) per associazione di stampo mafioso, truffa ed estorsione. Importante il contributo informativo fornito dall’Arma nostrana alla prefettura di Reggio Emilia per l’adozione, nei primi cinque mesi di quest’anno di 27 interdittive antimafia.

La capillarità territoriale

A conferma della capillarità territoriale dei presidi dell’Arma, nei primi cinque mesi dell’anno al numero di emergenza del 112 sono arrivate 75.860 richieste telefoniche, oltre 500 al giorno. Di queste, 131 per liti tra le mura domestiche (cosiddette liti in famiglia), in strada e tra vicini.

Litigiosità in aumento

Altro fronte caldo è stato quello della litigiosità e delle violenze tra le mura domestiche, che ha visto i carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie al coraggio avuto dalle vittime che hanno trovato la forza di denunciare usufruendo della corsia preferenziale assicurata dalla legge del Codice Rosso. Per favorire la denuncia da parte delle donne l’Arma, in collaborazione con l’Associazione Soroptimist, ha realizzato la cosiddetta “stanza tutta per sé”: un ambiente accogliente, con 39 donne in divisa appositamente preparate per mettere a proprio agio chi ha subìto abusi.

Il caso Saman Abbas

Sempre sul fronte della violenza di genere sono stati registrati 110 arrestati o denunciate per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia; 126, tra arresti e denunce, per lesioni personali; 17 denunciati per percosse; 64 denunciati per minacce.

Sul fenomeno del bullismo e dei delitti collegati (minacce, lesioni personali, rapine e danneggiamenti) sono stati una decina i minori segnalati alla procura del Tribunale per i minorenni di Bologna. Aveva appena compiuto 18 anni Saman Abbas, la ragazza assassinata dai familiari a Novellara perché si opponeva a un matrimonio combinato: amava un coetaneo e voleva vivere libera. Sul caso dell’anno è in corso il processo, con il recente sì arrivato dal Pakistan per l’estradizione di Shabbar Abbas, padre della vittima, l’ultimo dei cinque indagati che manca all’appello.

Truffe agli anziani

Costante l’attività delle donne e degli uomini dell’Arma nel contrasto all’ignobile fenomeno delle truffe agli anziani. È tuttora in corso la campagna informativa di prevenzione portata avanti dai militari reggiani, con incontri dopo le messe, nei centri Auser, nei luoghi di aggregazione dei Comuni. In questi incontri si invitano i cittadini a diffidare degli estranei e a segnalare subito al 112 i casi dubbi. Uno sforzo di prevenzione che sta dando i suoi frutti. Tra le specialità dell’Arma da citare i carabinieri Forestali, che hanno condotto indagini sullo smaltimento illecito dei rifiuti.l

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