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Tragedia in vacanza, muore otto giorni dopo l’incidente in Trentino

Andrea Vaccari
Tragedia in vacanza, muore otto giorni dopo l’incidente in Trentino

Brescello: lo storico fruttivendolo del paese è morto ieri per le conseguenze di un incidente avvenuto il 2 luglio in Trentino. Lascia la moglie Teresa, ferita nello schianto, e il figlio poliziotto Luca

10 luglio 2023
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Brescello Cordoglio a Brescello per la morte del 63enne Gianfranco Maramotti, storico fruttivendolo che per tanti anni ha gestito il proprio negozio sotto i portici di via Nizzoli assieme alla moglie. L’uomo è morto a seguito delle gravi conseguenze riportate dopo un incidente stradale avvenuto lo scorso 2 luglio a Calliano, in provincia di Trento, non lontano da Folgaria. L’incidente è avvenuto lungo la statale 12 del Brennero, che conduce in direzione di Rovereto. Maramotti viaggiava sul proprio scooterone assieme alla moglie come passeggera.

Al momento di immettersi sulla provinciale 59 è avvenuto lo scontro con una Mercedes, in seguito al quale l’uomo è stato sbalzato ad alcuni metri di distanza, riportando un trauma cranico, mentre la moglie ha avuto conseguenze meno serie, limitate a contusioni ed escoriazioni. Immediatamente le condizioni dell’ex fruttivendolo – da qualche tempo in pensione – sono parse gravi, e immediato è stato il trasporto con l’elisoccorso all’ospedale di Trento, dove è rimasto ricoverato in tutti questi giorni (assieme alla moglie, poi dimessa), tra la vita e la morte. Ieri mattina il suo cuore ha smesso di battere, ed è già stata data l’autorizzazione per l’espianto degli organi. C’è ancora da attendere, invece, per i funerali, in quanto la Procura di Trento non ha ancora rilasciato il nulla osta. Al momento, l’unica cosa certa è che le esequie si terranno nella chiesa di San Pietro a Viadana. Maramotti, infatti, era un viadanese, molto legato alle proprie origini e alla propria comunità, anche se per tanti anni è stato un volto molto conosciuto a Brescello grazie alla sua attività, che ogni giorno lo portava ad entrare in contatto con i cittadini.

La notizia della scomparsa di Maramotti è stata accolta in paese con grande cordoglio, in quanto la sua era una figura benvoluta, che moltissimi avevano avuto occasione di conoscere nel corso degli anni. Che Maramotti fosse ben inserito nell’ambiente brescellese è dimostrato anche dall’impegno profuso in qualità di donatore Avis, associazione di cui faceva orgogliosamente parte da anni e che gli permetteva di mantenere i contatti con il paese di Don Camillo e Peppone anche dopo la pensione.

La sua prima donazione, riferisce l’associazione, risale all’11 dicembre 2005, mentre l’ultima è proprio recentissima, datata 5 giugno 2023, quando mancava pochissimo al riconoscimento del distintivo d’oro. Proprio all’Avis di Brescello (e alla Croce Verde di Viadana) la famiglia ha scelto di indirizzare le donazioni che verranno effettuate in memoria del proprio caro da parte di chi lo vorrà ricordare. Oltre alla moglie Teresa, Maramotti lascia il figlio Luca, agente di polizia locale dell’Unione della Bassa reggiana. l

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