Quasi 14mila nuovi contratti previsti durante l’estate a Reggio Emilia
Cresce l’occupazione in provincia: la proiezione è del 15,07% in più Col 61% delle nuove entrate, il settore dei servizi la fa da padrone
Reggio Emilia Continua a crescere il numero dei nuovi contratti di lavoro che saranno attivati nel Reggiano.
Per il trimestre luglio-settembre, infatti, i dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior e analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio, parlano di 13.900 nuovi contratti, con un aumento del 15,07% rispetto allo stesso periodo del 2022. Già il dato mensile riferito al corrente mese di luglio mostra un incremento del 13,30% rispetto allo stesso mese del 2022, e i 4.600 nuovi contratti che si realizzeranno evidenziano una crescita con un + 39,82% rispetto al luglio 2019. Il settore dei servizi, che si prevede assorba il 61,08% di tutte le nuove entrate del mese di luglio, esprimerà la maggior parte dei nuovi contratti con 2.810 unità (+12,40 % rispetto al luglio 2022), delle quali 1.060 nel comparto dei servizi alle imprese (-4,50 % ), 670 nei servizi di ristorazione ed alberghieri (+21,82%), 660 nel commercio (+ 57,14 %) e 420 nei servizi alle persone, dato uguale a luglio 2022. Per il settore industriale i nuovi contratti previsti entro luglio sono 1.780, un +13,38% rispetto a un anno; la maggior parte si concentrerà nell’industria manifatturiera e nelle public utilities (1.480 unità, +13,38% rispetto a luglio 2022) e nelle costruzioni, con 310 nuovi ingressi (+ 40,91% ).
Considerando la tipologia contrattuale, nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o con altri contratti con durata predefinita).
Proseguono, nel frattempo, le difficoltà delle imprese – nel 56% dei casi – nel reperire i profili desiderati: tra le figure più ricercate nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica si segnalano quelle in campo chimico-farmaceutico (di difficile reperimento nel 95,5% dei casi), in ambito umanistico, filosofico, storico e a indirizzo artistico (nel 95,0% dei casi), in ambito sanitario e paramedico (nell’88,1% dei casi) e in ambito ingegneristico industriale (nel 74,5% dei casi). Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, difficilmente reperibili gli operatori per costruzioni, gli esperti in campo ambientale e del territorio (73,3%), gli addetti alla produzione e manutenzione industriale ed artigianale (81,1%), gli addetti del settore turismo ed enogastronomia ed ospitalità (71,9%) e gli addetti nell’ambito di meccanica e meccatronica ed energia (nel 71,9% dei casi). Tra le altre figure, risultano di difficile reperimento gli operai specializzati nella riparazione di veicoli a motore (nel 94,1% dei casi), gli operai edili (86,1% dei casi), gli operai meccanici ed elettrici (58% dei casi).
Per una quota pari al 38% i nuovi ingressi nel mondo del lavoro interesseranno giovani con età inferiore ai 30 anni. Un dato che rimane comunque costante è quello relativo all’esperienza professionale specifica o nello stesso settore, che viene richiesta al 58% del totale dei nuovi assunti.l
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