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Marchesi, direttore Ausl Reggio Emilia: «Le donazioni dei cittadini testimoniano la fiducia verso la sanità»

Marchesi, direttore Ausl Reggio Emilia: «Le donazioni dei cittadini testimoniano la fiducia verso la sanità»

Nella graduatoria del 5x1000 la sanità di Reggio Emilia prima sul podio. Ben 428mila euro alla ricerca oncologica

12 luglio 2023
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Reggio Emilia «Quasi tutti i proventi del 5xmille, direttamente o indirettamente tramite le realtà con le quali lavoriamo, è a favore della sanità reggiana. Tanta roba. Siamo contentissimi». Così Cristina Marchesi, direttore generale dell’Ausl di Reggio Emilia, commenta la graduatoria appena arrivata sulla sua scrivania.

«È la dimostrazione che i reggiani ci tengono alla loro sanità. Lo sapevamo già dal periodo Covid, quando abbiamo registrato donazioni per milioni di euro», prosegue Marchesi, che sottolinea un aspetto. «La somma dell’Ausl sarà destinata per intero alla ricerca scientifica: andrà all’Irccs, ai nostri ricercatori, per portare avanti progetti di ricerca in campo oncologico e non solo. È fondamentale: non può esistere una sanità di qualità senza ricerca». Sulla somma, quasi 394mila euro, Marchesi riflette: «È una sostanziale conferma: rispetto al 2021 sono 20mila euro in meno, mentre nel 2017 erano 119mila euro. Nel triennio post pandemico c’è stato un progressivo consolidamento su una cifra media, di 400mila euro, che resta alta». Marchesi chiude con una sottolineatura: «Il risultato testimonia la fiducia dei cittadini. In questi tempi duri la fiducia è quello di cui abbiamo più bisogno, quasi più del denaro».

È una riconferma la prima classificata: Grade Onlus, con sede in viale Risorgimento al pianoterra del Core, non è nuova al podio. «Sappiamo che la cittadinanza ci sostiene – commenta la dottoressa Valeria Alberti, direttore operativo della onlus presieduta da Francesco Merli – La somma è stabile, però nel 2022 sono aumentati i reggiani che ci hanno scelto. È un motivo d’orgoglio, ci fa molto piacere». Tra l’altro «essere primi a Reggio è un grande risultato, ma se allarghiamo la lente siamo 90esimi in Italia: se si considera il numero di associazioni a livello nazionale (in continuo aumento) il traguardo è doppio». Il 5xmille, prosegue Alberti, « è un termometro di tutte le attività svolte durante l’anno ed è un modo per le persone di restituire l’attenzione ricevuta, in particolare nel reparto di Ematologia. Quest’anno continueremo i progetti di ricerca a livello nazionale lanciati tre anni fa. I fondi saranno destinati a un nuovo progetto per il reparto di Ematologia, che lanceremo a breve».

«Grande soddisfazione, gratitudine e senso di responsabilità» è la reazione di Mirta Rocchi, direttore della Fondazione Madonna dell’Uliveto. «Nonostante la convenzione con l’Ausl (puntualissima nei pagamenti), rimane fuori una fetta importante di spesa che dipende dalle elargizioni. Negli ultimi anni abbiamo registrato un calare degli importi donati, sia per il moltiplicarsi di associazioni sia perché le somme sono più bassi». Rocchi annuncia che l’introito sarà utilizzato «per mantenere la qualità del fine vita e il servizio di elaborazione del lutto che, lo ricordiamo, è aperto a tutti, anche ai privati che non ci conoscono». l

Am.P.

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