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L’operazione

Reggio Emilia, torture e lesioni a un detenuto: sospesi dieci agenti di polizia penitenziaria

Reggio Emilia, torture e lesioni a un detenuto: sospesi dieci agenti di polizia penitenziaria

Disposto anche l’obbligo di firma. Contestato il reato di falso ideologico su tre relazioni di servizio

13 luglio 2023
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Reggio Emilia Tortura e lesioni. Sono le accuse mosse a 10 agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Reggio Emilia che, secondo la denuncia di un detenuto di origine tunisina, lo avrebbero percosso il 3 aprile scorso all'interno della casa circondariale. A due agenti è contestato anche il reato di falso ideologico in atto pubblico, per aver redatto tre relazioni di servizio attestanti un diverso svolgimento dei fatti.

Per gli indagati la Procura reggiana ha chiesto e ottenuto dal Gip la sospensione dal servizio e l'obbligo di firma. 

 "In carcere si continua ad usare la tortura contro i detenuti – ha commentato la senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi – Una pratica che a parole tutti dicono di condannare ma che poi, in realtà, viene usata sempre più spesso, in particolare dal personale delle forze dell'ordine. Sono stata nel mese di aprile in visita al carcere di Reggio Emilia e ho potuto constatare con i miei occhi le drammatiche condizioni in cui vivono i reclusi in quel carcere. Condizioni inumane e degradanti. Oggi, dopo mesi di indagini la Procura di Reggio Emilia, che ringrazio per il prezioso lavoro, ha sospeso dieci agenti di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale reggiana accusati di aver usato tortura su un detenuto di origine tunisina. Se mai ce ne fosse bisogno, questa è l'ennesima dimostrazione dell'importanza di aver approvato una legge che punisse la tortura nel 2017".