Gazzetta di Reggio

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Il “Furto per uso”

Reggio Emilia, i ladri le smontano l’auto e ne portano via mezza

Giuseppe Galli
Reggio Emilia, i ladri le smontano l’auto e ne portano via mezza

E’ successo a Rivalta. I ladri hanno rubato paraurti, fanali anteriori, cofano e anche la targa

16 luglio 2023
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Reggio Emilia Lo chiamano “furto per uso” e consiste nel rubare pezzi di auto per poi utilizzarli su altri veicoli, magari incidentati. Colpi abbastanza frequenti in altre zone d’Italia che, nel Reggiano, mancavano ormai da parecchio tempo, come confermano le forze dell’ordine.

Fino alla notte fra venerdì e ieri quando, in via D’Acquisto 6, una piccola laterale di via Bedeschi, a Rivalta, proprio nel punto in cui è in costruzione la rotatoria della nuova bretella, una banda specializzata in questo tipo di furti ha smontato una Classe A della Mercedes, di proprietà di una residente cinquantenne.

La scoperta di quanto è accaduto, incredibile quanto sconvolgente per chi subisce un furto del genere, è avvenuta ieri mattina quando la donna, uscita di casa per andare al lavoro, si è trovata davanti il motore della propria auto letteralmente all’aria aperta.

Quasi non capiva cosa potesse essere successo ma non c’è poi voluto molto per rendersi conto che la macchina, nel corso della notte, era stata smontata da qualcuno, poi fuggito con i pezzi che interessavano. In particolare, dopo aver aperto la portiera e, tramite l’apposita levetta, il cofano, la banda di esperti “carrozzieri” ha smontato pezzo a pezzo il paraurti, i fanali anteriori, lo stesso cofano, portando via tutto, anche la targa e lasciando il motore spoglio di ogni protezione. Alla donna, dopo l’inevitabile choc iniziale, per un furto che non poteva certo immaginare, non è rimasto altro che denunciare l’accaduto ai carabinieri. Si è recata all’ufficio denunce della stazione principale dei carabinieri di Reggio, in corso Cairoli, e – mostrando le foto del preciso “lavoro” svolto dai ladri – ha denunciato il fatto. Non poteva farne a meno, perché la banda di professionisti, per risparmiare tempo, non ha certo svitato la targa dal paraurti e se l’è portata via insieme agli altri pezzi.

Un particolare che potrebbe costituire un problema, nel caso in cui i ladri volessero utilizzare la targa per compiere altri crimini o se l’auto in cui dovessero finire i pezzi appartenesse a un pirata della strada, che la deve riparare dopo un incidente senza passare da una carrozzeria, per non essere scoperto.

Secondo i carabinieri, infatti, questo “furto per uso” potrebbe essere stato compiuto su commissione e la proprietaria dell’auto potrebbe essere stata seguita fin sotto casa. Dopo aver studiato i movimenti della donna e osservato cosa succede di notte in via D’Acquisto, i ladri sono poi passati all’azione nella notte fra venerdì e ieri, smontando e prendendo i pezzi dell’auto che servivano. Un solo particolare potrebbe essere sfuggito alla banda: il condominio davanti al quale è stato commesso il furto è dotato di un sistema di videosorveglianza. Una delle telecamere inquadra proprio il punto in cui era parcheggiata l’auto e il “lavoro” dei ladri, durato una ventina di minuti in tutto, è stato ripreso. l