Gazzetta di Reggio

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In arrivo 17,5 milioni per la Reggio Emilia che verrà

Serena Arbizzi
In arrivo 17,5 milioni per la Reggio Emilia che verrà

Nove progetti finanziati: dal centro alla Reggia di Rivalta

18 luglio 2023
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Reggio Emilia La Reggio del futuro intende riconquistare gli spazi collettivi e rilanciarli come potenziale strategico per rilanciare i quartieri, oltre a recuperare e potenziare la dimensione di prossimità e di comunità tra i residenti.

Questi gli obiettivi annunciati ieri nella Sala del Tricolore, dal sindaco Luca Vecchi e dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, durante la presentazione dei nove interventi candidati dal Comune di Reggio Emilia e ammessi al finanziamento per 17 milioni 518.420 euro. Di questi 8 milioni e 470.000 euro sono finanziati dalla Regione tramite l’assegnazione di risorse dai fondi europei.

L’insieme dei nove progetti sono previsti dal piano strategico Atuss Re–2030, ovvero l’Agenda di trasformazione urbana per lo sviluppo sostenibile. Si tratta di strumenti di programmazione strategica territoriale costituiti dalla Regione per raggiungere gli obiettivi del Patto per il lavoro e per il clima e dell’Agenda 2030: il riferimento è due espressioni chiave, ovvero transizione ecologica e digitale.

Questi sono i due capisaldi senza i quali non si può progettare il futuro. Atuss Re-2030 si pone quale piano strategico del Comune, con una visione fino al 2030, in coerenza con il Piano urbanistico generale (Pug) oltre che con il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), strumenti di pianificazione territoriale di cui l’amministrazione si è di recente dotata; con il Documento unico di programmazione (Dup) comunale e con il piano degli investimenti. Il piano strategico della città comprende una novantina di progetti-interventi, che sono finanziati attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per un valore a oggi pari a circa 100 milioni di euro per il solo Comune di Reggio Emilia.

I luoghi su cui si concentrano i finanziamenti per quanto riguarda il progetto Atuss sono: il centro storico, le ex Reggiane, i grandi parchi urbani - soprattutto il Campovolo e il parco della Reggia di Rivalta. Una delle parole chiave del progetto è: reti. Le reti considerate strategiche sono: il sistema urbano vegetale, le nuove porte d’accesso alla città e al suo territorio, ovvero il casello autostradale e la Mediopadana, le superciclabili, il sistema di trasporto pubblico locale e la rete digitale.

Entrando nel dettaglio , il potenziamento del Campovolo prevede di incrementare la funzione ecologico-ambientale di contrasto ai cambiamenti climatici. Si vuole contribuire a incrementare la dotazione di verde pubblico, ma anche realizzare una infrastruttura verde per garantire accessibilità e fruibilità degli spazi fisici e dei servizi. Si vuole, inoltre, contribuire a specializzare il Campovolo, in ambito sportivo, di spettacolo e intrattenimento. Per questo si prevede la realizzazione di un impianto sportivo di caratura nazionale e internazionale.

Spostandosi alla ex Reggiane entra in scena la rambla, una nuova struttura urbana ricavata dalla trasformazione di una vasta porzione dell’area industriale delle ex Reggiane in un parco lineare delimitato da due viali laterali. Questo progetto avrà una seconda parte nel tratto nord (viale Ramazzini-via Agosti). Previsto anche il potenziamento del sistema urbano con la promozione del sistema dei musei. Tra gli interventi, l’incremento di laboratori educativi.

Al centro dell’attenzione anche i Chiostri di San Pietro, sede del Laboratorio aperto. Si intende potenziare la capacità dei Chiostri e aumentare l’offerta dei servizi del Laboratorio, soprattutto nello sviluppo dei progetti di innovazione sociale.

Il progetto Quartieri collaborativi, poi, punta a creare una new-co, composta anche dal Comune e soggetti del terzo settore, per organizzare i servizi alla persona con particolare riferimento all’ambito digitale, con riferimenti specifici alle comunità locali.

Grande spazio, poi, al restauro e alla valorizzazione della Reggia di Rivalta. L’intervento è previsto all’interno del Progetto Ducato Estense finanziato dal ministero della Cultura per favorire non solo lo sviluppo di un piano di promozione turistico-culturale, ma anche un’operazione di rigenerazione urbana e innovazione sociale. In questo caso, l’intervento è finalizzato a garantire l’accessibilità degli spazi e dei servizi e promuovere attività e servizi di formazione professionale finalizzati all’acquisizione di competenze per migliorare l’accesso all’occupazione, con particolare attenzione per le categorie più fragili.

Un altro dei punti in agenda è il potenziamento della qualità urbana del quartiere Santa Croce. Si partirà con il riuso dei capannoni industriali di via Gioia da adibire a sede di associazioni socio-culturali. Il progetto è previsto all’interno delle strategia di rigenerazione dell’area nord della città e ha sede in via Gioia, strada del quartiere Santa Croce vicino al Reggiane Parco Innovazione. Il progetto vuole favorire l’inclusione e promuovere attività o servizi di formazione professionale che puntano a fare acquisire competenze per migliorare l’accesso all’occupazione, con particolare attenzione per le categorie più fragili. l