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Via Molinazza, stragi fin dal 1989: ora velox e “gradini” da eliminare

Mauro Grasselli
Via Molinazza, stragi fin dal 1989: ora velox e “gradini” da eliminare

Scandiano, in quell’anno morirono due dei quattro ragazzi finiti contro un albero. Domani e venerdì strada chiusa dalle 8 alle 18 per sistemare le banchine laterali

19 luglio 2023
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Scandiano È una lunga scia di sangue, quella che da decenni è associata al nome di una strada di campagna tra Scandiano e Reggio Emilia: via Molinazza, da anni nota come “la strada della morte”.

Dopo decenni di incidenti stradali anche mortali; dopo segnalazioni e proteste; dopo la nascita di un comitato di cittadini; dopo un esposto a sindaco, prefetto e polizia locale; dopo raccolte di firme e incontri, nei giorni scorsi lungo la strada è stato installato l’autovelox bidirezionale. E subito la velocità “media” dei veicoli è diminuita, nel timore di incorrere nelle multe.

La velocità è senz’altro una delle cause principali alla base degli schianti più drammatici, ma ci sono stati incidenti mortali in cui la velocità riportata sui documenti delle forze dell’ordine era pressoché “normale”. Sì, perché via Molinazza, oltre a essere un lungo rettilineo che, seppure stretto, induce a pigiare sull’acceleratore, è costeggiata da alberi – spesso fatali, in caso di schianto – e in svariati punti è caratterizzata da vistosissimi “gradini” tra la striscia d’asfalto e la banchina laterale: dieci, quindici, venti, venticinque centimetri di dislivello che possono causare conseguenze rilevanti – anche “semplici” danni alle gomme e alle auto – pure a velocità ridotte, magari incrociando altri veicoli. Chi mette le ruote fuori dall’asfalto, d’istinto è portato a sterzare a sinistra per tornare in strada, e talvolta “vola via”.

Strada chiusa per 2 giorni

Ieri il Comune ha annunciato la chiusura temporanea di via Molinazza per proseguire le operazioni di messa in sicurezza: la strada sarà chiusa al traffico dalle 8 alle 18 di domani e dopodomani, giovedì 20 e venerdì 21 luglio, per «permettere la risagomatura delle banchine laterali in entrambi i sensi di marcia. I residenti della via potranno comunque percorrerla per raggiungere le loro abitazioni, anche durante i due giorni di chiusura. Una volta terminata la manutenzione delle banchine, il prossimo passo sarà l'installazione di due attraversamenti rialzati: uno tra via Molinazza e via Mabrazza, e uno di fronte all'oratorio della Madonna della Neve».

Due morti nel 1989

I residenti hanno memoria dei vari incidenti accaduti nel corso dei decenni. Molti, per fortuna, si sono risolti con danni solo ai veicoli. Altri sono state vere e proprie tragedie. Come quella accaduta alle 22.30 del 27 settembre1989. Nei pressi della chiesa della Madonna della Neve – dove peraltro è accaduto l’ultimissimo schianto mortale, il 22 giugno scorso – alle 22.30 una Fiat Uno con quattro ragazzi a bordo sbandò, uscì di strada e si schiantò contro un albero, l’unico albero all’epoca presente in quel tratto. L’auto si spezzò in due. Morirono sul colpo due dei quattro occupanti – Daniele Poli, 19 anni, e Cristiano Bortolani, 20 – che si trovavano nei sedili posteriori, catapultati nel campo.

Il 15 settembre 2006, poco dopo la mezzanotte, una 30enne si schiantò con la sua Fiat Panda contro un albero. Le sue condizioni risultarono meno gravi di quanto si fosse temuto inizialmente.

Il 5 ottobre 2010, attorno alle 18, una 33enne sbandò con la sua Lancia Y e finì contro un albero che costeggia la strada. Anche in quel caso andò bene: le ferite riportate dall’automobilista non furono gravi.

Il 13 luglio 2013, alle 18.30, in uno schianto all’incrocio con via Brugnoletta, restò ferita una 57enne che sbandò e si schiantò contro il palo dello “Stop”, all’altezza della chiesa Madonna della Neve, secondo alcuni passanti a causa delle pessime condizioni di via Molinazza.

Il 23 gennaio 2014, in uno scontro tra una bicicletta e un’auto morì il ciclista Aroldo Campani, 75enne di Reggio. Bici e auto, una Fiat Punto, viaggiavano nella stessa direzione. Sull’asfalto i segni di una lunga frenata dell’automobilista per evitare l’impatto con il ciclista.

Il 24 giugno 2014, nel tardo pomeriggio, schianto tra auto e moto all’incrocio con via Armani. Il conducente di una Guzzi finì all’ospedale con ferite piuttosto serie dopo lo scontro con un’Alfa Romeo 147.

Il 10 aprile 2016, alle 8.30, la 21enne Lucrezia Lombardi morì sul colpo nello schianto della sua Lancia Ypsilon contro un albero. Un’amica coetanea rimase ferita. L’incidente accadde vicino alla chiesa della Madonna della Neve.

Il 20 luglio 2017, attorno alle 10, il giovane conducente di una Fiat Punto, per far passare una Bmw che arrivava dalla direzione opposta, si spostò troppo sulla destra. La ruota destra finì fuori dalla carreggiata e, nello sterzare, il giovane finì per schiantarsi frontalmente contro la Bmw. In quel momento arrivò una Renault Scenic con a bordo una mamma e due bambini, che si scontrò con le altre auto.

Il 2 marzo 2019, alle 13.30, una 57enne perse il controllo della sua Fiat 500 e si schiantò violentemente contro un albero a lato della strada. L’utilitaria si accartocciò nella parte anteriore.

Il 17 settembre 2019, verso mezzogiorno, un altro incidente causato dal “gradino” tra l’asfalto (rifatto su quello precedente) e la banchina. Una ventenne, vedendo arrivare in senso contrario un’auto che viaggiava a velocità elevata e spostata verso il centro della carreggiata, sterzò a destra con la propria macchina e le ruote uscirono dalla carreggiata. Risultato: la sua auto, che viaggiava a bassa velocità, finì comunque contro un albero. La ragazza restò illesa. Se la cavò con molto spavento e qualche escoriazione.

La sera del 17 dicembre 2021 un’altra auto volò fuori strada, senza conseguenze fisiche per la conducente.

Due morti nel 2023

Nel 2023 due incidenti mortali. Il 14 marzo, attorno alle 5 di mattina, il 49enne Andrea Spezzani si è schiantato con la sua Fiat Tipo contro un albero. A causa dell’incidente, l’auto ha preso fuoco e il conducente è stato trovato carbonizzato.

Il 22 giugno scorso l’incidente già citato: alle 20.30 il 37enne Michael Tagoe, di origini ghanesi, è volato fuori strada nei pressi della chiesetta della Madonna della Neve, ha cappottato più volte con l’auto e si è fermato vicino a un albero. Inutili i soccorsi: è morto sul colpo.l