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La storia delle chiese reggiane dal Medioevo al Novecento

Giovanni Guidotti
La storia delle chiese reggiane dal Medioevo al Novecento

Reggio Emilia, Antiche Porte ripropone l’opera di monsignor Prospero Scurani

20 luglio 2023
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Reggio Emilia Monsignor Prospero Scurani (1848-1928) è una figura reggiana di notevole valore dal punto di vista non solo religioso, in qualità di parroco delle chiese di San Giorgio e per oltre 50 anni di Sant’Agostino, ma anche culturale e civile, sia come intellettuale, nel ruolo di insegnante e studioso, sia come militante nell’Azione Cattolica e tra i fondatori del Banco San Prospero. Di particolare interesse si rivelano le sue ricerche storiche, tra le quali la più importante e corposa è inserita nell’opera, conservata nell’Archivio diocesano della nostra città, dal titolo “Le chiese della diocesi di Reggio Emilia”, redatta nel primo decennio del secolo scorso e suddivisa in cinque volumi manoscritti che contengono, insieme a una grande quantità di dati ricavati da fonti medioevali e moderne, un dettagliato elenco delle parrocchie e dei rispettivi sacerdoti.

La casa editrice reggiana Antiche Porte, che intende stampare l’intera raccolta di testi, ne ha ora pubblicata una parte nel libro “Le chiese di Reggio”, curato da don Augusto Gambarelli, responsabile degli archivi diocesani, e dall’editore Alberto Cenci. Si tratta di metà degli scritti che compongono il primo volume, riprodotti nella loro versione originale (con alcuni opportuni aggiornamenti), dedicati agli edifici di culto cittadini, anche a quelli non più esistenti, in particolare alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, comunemente denominata Duomo, a San Prospero, San Nicolò, San Giacomo e San Pietro.

Iniziando dall’antica Cattedrale, fondata nel IX secolo dal vescovo Sigifredo, e attraverso innumerevoli vicende, quali la lunga disputa fra canonici di San Prospero e monaci benedettini riguardo al corpo del santo patrono, o “i fasti e le miserie” di San Nicolò, l’autore fornisce dettagliate informazioni su eventi, architetture, opere d’arte e pure sui sacerdoti alla guida delle parrocchie e i curati delle singole chiese, offrendo, come afferma don Augusto Gambarelli nell’introduzione al libro, «una vera miniera di notizie sulla storia non solo ecclesiastica, ma anche civile della nostra diocesi».l