“Al bosc d’la fola” dell’ex veterinario fra natura e scultura
Libero accesso all’area situata a Viano e alle sue opere
Viano Metti un giorno di turismo di prossimità “Al bosc d’la fola” (Il bosco delle favole) in via Faggiola nella frazione di San Giovanni della Querciola, dove l’ex veterinario Dino Bertolini ha messo a disposizione della collettività un ex castagneto di sua proprietà abbellito con oltre 80 statue in legno che raccontano le favole più famose della tradizione popolare (Biancaneve e i sette nani, Cappuccetto rosso, il fagiolo magico più tante altre), gli elementi della natura e i cinque sensi.
L’origine del nome è stata abbastanza intuitiva: «Da sempre quel bosco è conosciuto come “fola”, ma è altrettanto vero che il vocabolo dialettale “fola”, significa favola. E il gioco è presto fatto. L’accesso è aperto a tutti ed è libero, l’unico obbligo è quello di lasciare il luogo come lo si è trovato, senza lasciarvi rifiuti» chiede Bertolini. Nel parco non ci sono solo castagni, ma si possono ammirare anche il pino silvestre sopravvissuto alle glaciazioni, carpini, faggi e ontani. Dopo aver ripulito e decespugliato il bosco di circa 10 biolche dallo stato d’incuria in cui riversava da decenni e aver rimboschito aree con carenza di vegetazione, Bertolini ha creato un vero e proprio parco a tema, in cui è possibile fare un giro ad anello segnalato da cartellonistica per trovare, tra colline, alberi e prati, tutte le sculture che dal 2017 l’ex veterinario crea usando legno stagionato locale, decora con vernice acrilica, colloca nel bosco e tiene in regolare manutenzione. Si può anche improvvisare un pic-nic in un’apposita area. Il parco attrae molti bambini con le famiglie, ma anche tante scolaresche per le uscite didattiche. Il parco ha apportato pure benefici economici agli operatori della zona tra cui ristoranti, fattorie didattiche e maneggi. l