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La protesta

Caso Portanova, le donne in piazza: «No agli stupratori in campo»

Caso Portanova, le donne in piazza: «No agli stupratori in campo»

Reggio Emilia, anche le dem del Pd all’affollato sit in dell’associazione “Non una di meno”

22 luglio 2023
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Reggio Emilia È stato un sit-in partecipato e acceso quello che si è svolto ieri sera in piazza Prampolini indetto dall’associazione “Non una di meno” per l’arrivo del calciatore Manolo alla Reggiana nel segno di uno slogan inequivocabile: “Stupratori in campo non ne vogliamo”. Al sit-in ha aderito anche la Conferenza delle donne democratiche che numerose sono scese in piazza.

«Viviamo in un contesto storico e culturale – si legge nella nota firmata dalla Conferenza delle donne democratiche – che ancora non ha fatto i conti con il suo grado di patriarcato e maschilismo e lo riversa tutto sulla pelle delle donne. Ne sono l’esempio le innumerevoli donne uccise nei contesti famigliari, le recenti sentenze che calcolano il tempo di un abuso sessuale per renderlo più o meno accettabile, dimenticandosi completamente del consenso di chi sta subendo la violenza, o ancora, la colpevolizzazione delle donne che subiscono violenza perché erano vestite in “modo provocante” o sotto sostanze stupefacenti. Il mondo dello sport, soprattutto del calcio che ha molto seguito nel nostro paese e dove i suoi giocatori diventano un modello per molte persone di tutte le età, non può far finta che tutto questo non esista o che sia di poca importanza». «Lo sport – proseguono – fa parte degli stili di vita sani, è un contenitore che permette a tantissimi e tantissime giovani di uscire dal loro contesto famigliare e confrontarsi con i propri pari, di poter esprimere sé stessi, è una valvola di sfogo e una scuola di vita. Il giocatore Portanova ha ricevuto una condanna di 6 anni in primo grado per stupro di gruppo. Nella sentenza, come scrive la giudice Ilaria Cornetti, ha abusato di una donna il cui “dissenso è stato sin da subito, e per tutta la durata del rapporto sessuale di gruppo, evidente e manifesto” questo è un fatto. Ben consapevoli che esistono altri 2 gradi di giudizio per arrivare a una condanna definitiva, riteniamo che la scelta della Società Reggiana Calcio si stata avventata. Si poteva attendere i tre gradi di giudizio e poi valutare un possibile ingaggio. Se questo non è accaduto ci spinge a pensare che la scelta sia stata solo ed esclusivamente opportunistica. Questo rende ancora più grave la situazione».

Detto che «i movimenti delle donne stanno lavorando da anni per sostenere le donne vittime di violenza e aiutarle nel percorso di denuncia», è innegabile che «davanti a questa ennesima situazione di delegittimazione di un reato gravissimo come lo stupro, per di più di gruppo, non possiamo stare in silenzio ed essere indifferenti». «Pieno appoggio» al sit-in arriva dalla deputata Dem Ilenia Malavasi: «Di fronte a una vicenda di questo genere – spiega Malavasi – al di là di interessi tecnici o economici, non è possibile chiudere gli occhi e far finta di nulla. Non si tratta di essere forzatamente giustizialisti, ma in un Paese che anche oggi fa i conti con l’ennesimo femminicidio, il tema della violenza sulle donne non può conoscere ambiguità di pensiero o giustificazioni di sorta».l

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