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L’appello del pensionato all’Asp: «Aiutatemi, riducete l’affitto»

L’appello del pensionato all’Asp: «Aiutatemi, riducete l’affitto»

Giulio Rossini si è rivolto a Dario De Lucia: «Serve maggiore sensibilità»

26 luglio 2023
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Reggio Emilia «Ho sempre pagato l’affitto e conduco una vita modesta, sto chiedendo un aiuto alle istituzioni». Una storia che mette al centro la difficoltà di molti anziani della nostra città nel sostenere il carovita. Giulio Rossini è un pensionato reggiano, vive nelle case a Villa Sesso dell’Asp-Città delle Persone, partecipata del Comune, si è rivolto al consigliere di Coalizione Civica, Dario De Lucia, per raccontare la sua storia e chiedere una mano.

«L’affitto che pago mensilmente è di 409,91euro al mese, a queste si sommano le spese condominiali di 683,18 euro, poi ci sono le bollette, la spesa, le medicine e l’aiuto a miei cari. Io percepisco 992,48 euro, considerando il rialzo dei costi per vivere tra energia e spesa non ho margine per vivere. Per questo il 18 maggio 2023 avevo richiesto ad Asp di ridurmi il canone di affitto, circa 250 euro al mese, prima riuscivo a far fronte alla spesa ma ora non più. Non è cattiveria, ho sempre pagato l’affitto e conduco una vita modesta, sto chiedendo un aiuto alle istituzioni». L’anziano prosegue: «Anni fa siamo passati da 200 euro a 400 euro di affitto e come famiglia non abbiamo detto nulla, avevamo disponibilità, ma ora non riesco e sono io a chiedere un aiuto».

Il pensionato ha chiesto aiuto al consigliere di Coalizione Civica, Dario De Lucia, «che io chiamo Dario – spiega – perché sono stato il suo bidello quando frequentava l’istituto per Geometri Angelo Secchi e già all’epoca, quando era un ragazzo, si occupava del sociale e di aiutare gli altri».

La richiesta di riduzione dell’affitto non è stata accolta e la cifra del canone è rimasta invariata. Si legge nella nota arrivata a Giulio: «Ci spiace informarla che non è possibile per Asp accogliere la sua richiesta di riduzione del canone per la locazione dell’alloggio». E ancora: «Asp è chiamata a valorizzare il patrimonio immobiliare destinato alla locazione che per l’Azienda è strumento strategico per reperire risorse necessarie non solo a garantire l’equilibrio della gestione corrente, ma anche a realizzare interventi e investimenti per la riqualificazione dei servizi erogati».

E infine: «La invitiamo quindi a rivolgersi ai competenti servizi del Comune di Reggio Emilia deputati ad intervenire nell’ambito delle politiche per la casa, e sottoporre la valutazione della sostenibilità del canone locativo richiesto e la verifica delle possibilità di intervento attraverso gli strumenti a loro disposizione come eventuali erogazioni di specifici contributi».

Secondo quanto riferisce il consigliere De Lucia, il consiglio di Asp è stato quindi quello di «fare domanda ai poli sociali per il contributo per l’affitto che, al massimo, elargisce un importo pari a tre mensilità ma che segue una lista per l’erogazione e non è detto venga concesso. Diversa la situazione in cui Asp, come avviene per altri locatari in difficoltà economica, concedesse un affitto dimezzato così da permettere a Giulio una stabilità migliore ma soprattutto continua». Per il consigliere di Coalizione Civica, «lo scopo di Asp non è di incassare risorse da persone in difficoltà per supportare altre persone in difficoltà. È sbagliato proprio il concetto. Una riduzione di affitto permettere a Giulio di vivere decorosamente superando gli aumenti delle bollette e della spesa che stanno pesando su molti pensionati, giovani e famiglie. Invito la direzione a rivedere la posizione dimostrando più attenzione e sensibilità». l

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