Gazzetta di Reggio

Reggio

Le socie del punto vendita saluteranno i clienti entro il 30 settembre

Il negozio “La Calza Bella” chiude dopo 34 anni in via Emilia San Pietro

Serena Arbizzi
Il negozio “La Calza Bella” chiude dopo 34 anni in via Emilia San Pietro

Le socie del punto vendita saluteranno i clienti entro il 30 settembre

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Reggio Emilia È un punto di riferimento nel settore dell’intimo donna, corsetteria, calze e moda mare, ma tra poche settimane chiuderà i battenti non di certo per la crisi, ma per esigenze famigliari.

Il negozio “La Calza Bella” in via Emilia San Pietro è una delle anime del centro: nato 34 anni fa per passione delle due titolari, Rossella e Rosanna, rappresenta uno dei luoghi in cui il contatto umano e il consiglio personalizzato la fanno ancora da padrone, mentre ci si scambia suggerimenti e impressioni su costumi, reggiseni e altri capi.

Rossella e Rosanna hanno iniziato decidendo di cimentarsi in quest’avventura quando hanno rilevato un’attività commerciale che vendeva la stessa tipologia di articolo nel gennaio 1990.

Inizialmente, le due amiche facevano le impiegate, poi hanno deciso di riavvolger e il nastro e intraprendere la nuova carriera professionale.

«Il contatto con il pubblico è un valore aggiunto del nostro lavoro – spiegano le due socie –. Sicuramente, questo sarà l’aspetto che ci mancherà di più quando chiuderemo i battenti. Noi amiamo la nostra clientela che abbiamo reso partecipe da un anno a questa parte della nostra scelta. Noi crediamo che il cliente non sia un numero, bensì una persona».

Rossella e Rosanna sono già in pensione e la loro scelta non è dettata da ragioni economiche. «Abbiamo persone anziane da accudire – dicono –. Non riusciamo più a conciliare gli orari del negozio. Non risentiamo assolutamente della crisi. Noi avevamo deciso già un anno fa che avremmo chiuso».

Il negozio chiuderà entro il 30 settembre. Ancora non si sa chi prenderà il posto de “La calza bella”, sotto i portici di via Emilia San Pietro. Le titolari hanno comunque un auspicio per il cuore della città dove si trovano da tanti anni: «Che il centro storico di migliorare rispetto a oggi e che i giovani abbiamo voglia di riprendere l’attività di vendita al dettaglio. Oggi i giovani comprano sul web e il sabato vogliono stare a casa da lavoro. Qui, invece, bisogna lavorare anche il sabato».

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