La tenda ora si monta sul tettuccio. L’idea di Eugenia e Nicola è realtà
Nel 2019 la coppia di Scandiano ha lasciato casa e lavoro per viaggiare zaino in spalla
Scandiano «Ci sentiamo più a casa mentre viaggiamo che quando siamo a casa davvero. Vogliamo arrivare a non avere una casa fissa. Il mondo è la nostra casa».
Sta tutto, o quasi, in queste parole l’origine del progetto di Eugenia Cigarini e Nicola Marchi, una coppia di 33enni di Scandiano.
Da tempo hanno trovato nel viaggio la loro dimensione esistenziale. Una passione che ora diventa business grazie all’invenzione di CampUp: qualcosa che è a metà strada tra un portapacchi e la base per una tenda da tetto, capace di trasformare anche una piccola auto in qualcosa che si avvicina a un camper, anche se molto più versatile e soprattutto leggero. Da qualche mese, il prototipo di CampUp viene prodotto e commercializzato. E ha tutte le caratteristiche per conquistare chi ama viaggiare, come Eugenia e Nicola: in libertà e nella natura.
Eugenia, come nasce questo vostro progetto?
«È un progetto nato tre anni fa, in pieno Covid. Io e Nicola lo abbiamo realizzato nel garage di casa. Nel 2019, avevamo lasciato i nostri lavori – lui progettava carrozzine per disabili, io ero nel campo del commercio estero –, per viaggiare nel sud est asiatico, zaino in spalla. Eravamo in India quando è scoppiata la pandemia. Siamo dovuti tornare. In quel momento, quando non ci potevamo muovere, ci siamo inventati Campup, per ritrovare la libertà del viaggio».
Di cosa si tratta?
«È un progetto unico perché ha sconvolto il mondo delle tende da tetto, che sono costose, pesanti e utilizzabili solo sui 4x4. Invece, la nostra struttura pesa solo 30 chili ed è adattabile a tutte le auto, anche a quelle piccole, come una Panda. Ed è possibile montarvi sopra la tenda che uno ha già e che magari usa poche volte l’anno. L’idea nasce dalla necessità di avere la tenda in alto, per non avere problemi con gli animali, gli insetti e l’umidità. Ma CampUp può essere usato in tanti modi, come un portapacchi anche durante tutto l’anno, caricando fino a 20 chili. Oppure, si può farci sopra un aperitivo panoramico in mezzo alla natura, in un momento di pausa. Metterci un materassino e leggerci un libro».
Come avete fatto a farlo conoscere?
«Attraverso le nostre pagine social e video su You Tube condividevamo quello che stavamo facendo. Fino a quando un’azienda di Montecavolo, la G3 Spa, leader italiana nell’accessoristica per auto, ci ha contattati e abbiamo fatto una società insieme, la CampUp Srl, per avviare la produzione e la commercializzazione. In aprile abbiamo aperto le vendite. Abbiamo fatto dei piccoli lotti, realizzati direttamente da me e Nicola. Essendo una nostra idea, il prodotto è stato sviluppato: è migliorato nel tempo. Per passione, ci siamo inventati nuove soluzioni adatte per noi».
Da un momento difficile, come la pandemia, dunque è nata una grande idea.
«I momenti difficili stimolano la creatività; per noi è stato il modo per cercare di saltarci fuori, per creare qualcosa più che altro che fosse giusta per noi. Tutto nasce dalla nostra passione per il viaggio, per la natura. E CampUp consente un modo bellissimo di viaggiare, a diretto contatto con la natura. Noi la rispettiamo, ripuliamo subito sempre dove ci fermiamo. Vogliamo anche mandare un messaggio, quello del rispetto della natura».
Per seguire Eugenia Cigarini e Nicola Marchi e i loro progetti, cercateli e seguiteli su Instagram sulle pagine @searchingtheoutback e @campup.it.