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Minori migranti non accompagnati «Il Comune spende più di 4 milioni»

Minori migranti non accompagnati «Il Comune spende più di 4 milioni»

L’assessore Marchi: «Vanno attivati centri governativi di primissima accoglienza» A Reggio 200 giovani non ancora maggiorenni: costano fino a 15.000 euro al giorno

14 agosto 2023
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Serena Arbizzi

Reggio Emilia «Serve l’attivazione dei centri governativi di primissima accoglienza, almeno uno per regione, almeno altri 4.000 posti della rete Sai per minori e il coinvolgimento delle regioni. Pensare che il fenomeno dei minori non accompagnati venga gestito soltanto dai prefetti e dai sindaci dei Comuni capoluogo è follia».

Non usa giri di parole l’assessore al welfare del Comune di Reggio Emilia, Daniele Marchi, nel lanciare l’allarme sul fenomeno dei minori non accompagnati, una sfaccettatura molto consistente del tema migranti, che sta tenendo banco in questi giorni, alla luce dell’ordine emanato dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi di “liberare” i centri di accoglienza dai migranti che hanno ottenuto la protezione internazionale. Un tema, questo, su cui Marchi e altri amministratori locali ha acceso i riflettori, sottolineando i problemi conseguenti di ordine pubblico che ne deriveranno, oltre al fatto che i migranti che usciranno dai centri di accoglienza - a Reggio Emilia circa una trentina - si trovano in un limbo. La commissione territoriale di Bologna, infatti, ha deciso che sono destinatari della protezione internazionale ma, al tempo stesso, l’arrivo del permesso di soggiorno non è contestuale a questa decisione. Questi erano mesi preziosi in cui si poteva decidere la collocazione alternativa per gli ospiti dei centri di accoglienza.

In questo contesto si inserisce il tema dei minori non accompagnati che, a livello economico, incide moltissimo sulle casse comunali. «Se, infatti, per gli adulti a farsi carico delle risorse da mettere in campo è il ministero dell’interno – continua l’assessore Marchi – per quanto riguarda i minori non accompagnati il Comune è in prima linea. Le casse comunali, per il 2023 finora devono fare i conti con circa 4 milioni e mezzo di risorse da stanziare per questa fascia. Il numero cresce di giorno in giorno: tra sabato e domenica ce ne sono 13 in più sul nostro territorio. Ormai siamo verso quota 200».

Per questo l’assessore Marchi concorda con il delegato Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) per l’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni. «Come Biffoni ha detto più volte vanno attivati i centri governativi di primissima accoglienza, almeno altri 4.000 posti della rete Sai per minori e vanno coinvolte le regioni. Comuni capoluogo e prefetture non vanno lasciati da soli».

I minori non accompagnati incidono, quindi, tantissimo sul bilancio comunale. Se la somma annuale di risorse da mettere in campo ammonta a circa 4 milioni e mezzo, infatti, a livello giornaliero incidono tra i 10 e i 15.000 euro sul bilancio del Comune di Reggio Emilia.

Nel campo dell’accoglienza ai minori, sarebbe stata sondata la disponibilità ad accogliere dei Comuni al di là del capoluogo, senza però trovare ancora risposte.

Caso diverso per gli adulti migranti. Il sindaco Renzo Bergamini, a nome dell’amministrazione comunale di Gualtieri, ha offerto la disponibilità della scuola primaria di Santa Vittoria, che proprio nel giugno scorso ha visto conclusa la propria attività, per ospitare i migranti.

A causa dei pochi alunni, infatti, l’attività didattica sarà spostata sulla primaria di Gualtieri e l’edificio resterà inutilizzato.

La disponibilità è per un massimo di 15 persone, dando la precedenza a donne con minori.