Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Sono già stati fissati i funerali di Silvano Terenziani, l’ex vigile urbano di 76 anni che ha perso la vita domenica mattina in uno schianto, in sella al suo scooter, alla rotatoria di via del Chionso.

Il corteo funebre partirà mercoledì mattina (23 agosto) dalla Casa funeraria delle onoranze funebri Cavazzoni, in via Gorizia, per raggiungere la chiesa di Pieve Modolena dove alle 10 saranno celebrate le esequie. Al termine della funzione religiosa si proseguirà per l’ara crematoria del Nuovo Cimitero di Coviolo in attesa della cremazione della salma. 

A piangere la scomparsa improvvisa di Sivano Terenziani sono la moglie Annamaria, il figlio Massimo con Cinzia, il fratello Adriano con la figlia Enrica, la cognata Graziella, le nipoti Sveva e Giulia e tutti i parenti.

Ma la notizia della morte di Silvano era arrivata domenica mattina come un fulmine a ciel sereno anche tra gli ex vigili urbani di Reggio. Un gruppo affiatato di amici che a distanza di tanti anni dal raggiungimento della pensione non ha smesso di restare unito, con cene organizzate anche di frequente per ricordare i vecchi tempi.

«Un uomo buono, sempre disponibile»: tutti gli ex colleghi si sono trovati uniti in questo ricordo di Silvano, a partire da Giorgio Bartoli che aveva iniziato a lavorare con lui nei primi anni Settanta, a William Punghellini che parla di «segno indelebile lasciato da Silvano». E c’è anche chi come Nello Monelli, ancora in servizio, non se l’è dimenticato: «L’ho conosciuto nei miei primi anni nel Corpo. Ho uno splendido ricordo di lui, era sempre sorridente. Lo vedevo ancora spesso in giro per il centro».

Un uomo buono, socievole, affabile e dal grande cuore che in una calda domenica di agosto, a pochi giorni dal suo compleanno (avrebbe compiuto 77 anni) ha perso la vita in sella al suo scooter.

L’incidente è avvenuto intorno alle 10. Terenziani - che abitava a Pieve Modolena - stava percorrendo via del Chionso in scooter, direzione aeroporto. Ancora non è chiaro cosa sia successo, perché abbia perso il controllo del mezzo percorrendo una strada che conosceva benissimo, come tutta la città del resto in cui aveva sempre vissuto e dove aveva lavorato sulle strade, facendo parte della pattuglia in moto per moltissimi anni.

I testimoni raccontano che una volta giunto alla rotatoria con via Mozart, proprio davanti alla Croce Rossa, è andato dritto, senza affrontare la curva. E senza che ci sia stato il contatto con altri mezzi in transito. Immediatamente in via del Chiondo è arrivata l’ambulanza con l’automedica. Ma nonostante la tempestività, per Silvano Terenziani non c’è stato nulla da fare. E il personale sanitario ha dovuto arrendersi.

Tra le ipotesi c’è anche quella di un malore che potrebbe aver colto l’uomo, in grado di togliergli la lucidità necessaria per affrontare la rotatoria. 

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