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Tentano di rubare una statua

Mauro Pinotti
Tentano di rubare una statua

Nel mirino la Duende di Mario Pavesi a Villa Fassati: valore 100mila euro. È stata staccata dalla base poi l’opera è stata abbandonata a terra rotta durante la fuga

22 agosto 2023
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Reggiolo Tentato furto a Villa Fassati di via Cantone, l’ex casa protetta Santa Maria delle Grazie che il 7 luglio scorso, grazie alla Fondazione Officina Belle Arti, progetto ideato e promosso da Tazio Bortesi, Gianfranco Marchesi, Mario Pavesi e Fabio Storchi, è diventato luogo d’arte e cultura aperto alla città e al mondo. Ladri maldestri hanno tentato di portare via una statua in marmo rosa pregiato dal titolo “Duende” (dallo spagnolo Donna di notevole fascino) realizzata nel 2012 dall’artista Mario Pavesi. La statua è alta 190 centimetri e pesa quattro quintali. Si stima che il suo valore possa aggirarsi intorno ai 100mila euro.

A Reggiolo non si pensa a un vandalismo ma a un tentato furto. Ieri mattina, poco dopo le otto, è scattato l’allarme. Sul posto i carabinieri di Reggiolo hanno subito avviato le indagini del caso. La statua era a terra con la testa della donna spezzata. L’operazione di restauro, a detta del maestro scultore Pavesi, sarà sicuramente fattibile, ma sarà piuttosto lunga e difficile. Da quanto si è potuto apprendere sembra che la banda fosse composta da 5-6 persone che, dopo aver tolto le viti che tenevano il manufatto di marmo alla piattaforma, hanno tentato con una leva di sollevarla prendendola dal collo, che era la parte più fragile. Forse i ladri non hanno considerato il peso della statua pensando che all’interno fosse vuota.

«Quando ho saputo che la mia statua era stata rotta, per un tentato furto, come mi è stato riferito dai carabinieri ho avuto un colpo al cuore – spiega l’artista Mario Pavesi, che racconta come è nata l’opera –. Quando l’ho realizzata, ero andato in fonderia per realizzare un bozzetto in bronzo. Uscendo avevo sentito che in un’azienda, una donna che era rimasta incinta era stata licenziata. Da qui l’idea di creare una statua che rappresentasse una donna in gravidanza che teneva stretto il suo bambino anche se ancora nella pancia. Il marmo viene dal Portogallo. L’ho fatto arrivare apposta tramite un laboratorio di Pietrasanta (Lucca). Considero la nascita una vera e propria “magia”. Una madre che crea una vita ha sempre un grande fascino. E l’opera è un omaggio alla maternità».

Caustico il sindaco Roberto Angeli: «Un atto ignobile contro un patrimonio culturale del nostro territorio».

Villa Fassati, costruita tra il 1761 e il 1825, è famosa per essere stata fino al 1982 la residenza storica della Marchesa Livia Eugenia Fassati e successivamente casa protetta. Dal 7 luglio scorso, in occasione della festa patronale di San Venerio, gli spazi sono stati inaugurati alla presenza del vescovo Giacomo Morandi, dell’assessore regionale Alessio Mammi, del sindaco Roberto Angeli, e dell’assessore alla cultura Franco Albinelli.  

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