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Caso Portanova, Nondasola ai tifosi «A Manchester hanno detto no»

Caso Portanova, Nondasola ai tifosi «A  Manchester hanno detto no»

Accuse di stupro cadute, ma i Red Devils hanno licenziato Greewood

25 agosto 2023
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i Jacopo Della Porta

Reggio Emilia Il calciatore del Manchester Greenwood non riprenderà la sua carriera nei Red Devils. Lo ha annunciato il club con una nota. L’attaccante ventiduenne non disputa una gara ufficiale da gennaio 2022, quando fu incriminato per stupro; le accuse sono state ritirate e adesso il club inglese ha deciso di cederlo, dopo le polemiche degli ultimi giorni in seguito alla notizia del possibile reintegro in prima squadra. Per l’associazione Nondasola, che a Reggio Emilia si occupa di gestire la Casa delle Donne, i tifosi del Manchester sono un esempio da seguire. Sono stati loro, con la loro mobilitazione, a chiedere che la società tagliasse ogni rapporto con il calciatore. «Uno stupro è difficile da dimostrare» e «un giudice può condannare l’autore solo se ci sono prove che lo incriminano oltre ogni ragionevole dubbio. A quanto pare lo sanno anche i tifosi del Manchester United, che hanno organizzato una manifestazione contro il ritorno in campo di Greenwood», scrive Nondasola.

Il riferimento alle vicende inglesi offre lo spunto per un paragone con quanto avvenuto nella nostra città, dove invece, nonostante una condanna in primo grado a sei anni per stupro di gruppo (al termine di un processo con rito abbreviato, dunque con uno sconto di pena di un terzo), Reggiana e tifosi hanno accolto Manolo Portanova senza farsi troppi problemi, facendo leva su argomentazioni garantiste.

«Quello che è emerso dal processo è sufficiente per non voler vedere Greenwood vestire la maglia della loro squadra – prosegue Nondasola – Accanto a tante notizie di violenza maschile sulle donne di questi giorni, una bella notizia di presa di responsabilità collettiva».

Le attiviste si soffermano poi sul tema della colpevolizzazione della vittima, che anche in questa vicenda affiora dai commenti sui social.

«La colpevolizzazione della vittima e la minimizzazione dell’accaduto sono tra i meccanismi più subdoli dietro i quali si occulta la responsabilità maschile. Talvolta sono agiti in maniera inconsapevole, ma sono così feroci che molte donne rinunciano a denunciare perché, oltre alla violenza, non ci tengono a subire anche un processo di pubblica lapidazione».

Vale la pena riportare le dichiarazioni del Manchester United nel motivare la propria scelta. «Abbiamo preso in considerazione la versione della presunta vittima insieme agli standard e ai valori del club, e abbiamo cercato di raccogliere quante più informazioni possibili. Sulla base delle prove a nostra disposizione, abbiamo concluso che Mason non ha commesso i reati per i quali era stato inizialmente accusato. Detto questo, come oggi Mason riconosce pubblicamente, ha commesso degli errori di cui si sta assumendo la responsabilità. Tutti i soggetti coinvolti, compreso Mason, riconoscono le difficoltà che avrebbe nel ricominciare la sua carriera al Manchester United. È stato quindi concordato di comune accordo che sarebbe stato più appropriato per lui farlo lontano dall’Old Trafford, e ora lavoreremo con Mason per raggiungere questo risultato». Dunque, tanti saluti e auguri e avanti un altro. l