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Montecchio: «Migranti, il modello valido è l’accoglienza diffusa»

Montecchio: «Migranti, il modello valido è l’accoglienza diffusa»

Il sindaco Torelli sul nuovo centro di accoglienza

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Montecchio Continua la polemica sul centro di accoglienza profughi a Martorano, frazione di Parma a ridosso dell’Enza, nell’area industriale della ex Columbus. Nel territorio reggiano c’è preoccupazione per la notizia dell’apertura del centro profughi, arrivata senza preavviso. Anche i vari sindaci del territorio parmense e reggiano non ne sapevano nulla. Ieri sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Montecchio, Fausto Torelli, Comune confinante con Montechiarugolo: «Nei giorni scorsi ho seguito attentamente la notizia, e sulla questione immigranti è stato detto di tutto – dice Torelli –. Non entro nel merito di ciò che spetta al territorio parmense perché credo occorra sempre rispettare l’autonomia dei Comuni. Sulla questione migranti penso che l’accoglienza diffusa sia il modello che ha sempre funzionato, soprattutto grazie alle associazioni di volontariato locali che sono un modello da seguire. Non centri di accoglienza ma arrivo di nuclei familiari o minori che vengono seguiti da associazioni locali, offrendo loro servizi, maggior controllo e formazione adeguata. Questo è il modello di accoglienza che funziona». Torelli chiede al governo Meloni di «non tagliare gli aiuti economici a Comuni e associazioni, per riprendere il concetto di modello di accoglienza che funziona. L’accoglienza diffusa è l’unico modello che offre aiuto e maggior controllo non solo ai nuclei familiari, ma sopratutto nella gestione delle fasce poi deboli, come i minori».

In vista dell’arrivo dei primi cento migranti, la prefettura di Parma sta lavorando secondo le indicazioni governative. In questi giorni si è parlato di questi primi cento migranti, che hanno fatto richiesta di asilo, ma i numeri tenderanno ad aumentare con il passare dei mesi, facendo diventare l’area industriale di Martorano un punto di smistamento dei migranti.

Preoccupato anche il sindaco di Montechiarugolo, Daniele Friggeri: «Una scelta incomprensibile e inaccettabile». Sul tema è intervenuta anche la sindaca di Cavriago, Francesca Bedogni: «Nei giorni scorsi sono intervenuta sul tema dell’accoglienza dei migranti perché quello che sta facendo il governo é molto grave. A distanza di pochi giorni, possiamo vedere in cosa si traducono l’incapacità di gestione e l’arroganza al potere. Nel post scritto dal sindaco di Montechiarugolo Daniele Friggeri (che condivido) potete leggere cosa sta succedendo nella vicina provincia di Parma e quali modalità vengono utilizzate nelle relazioni con i territori e con i cittadini», afferma Francesca Bedogni.

In attesa degli sviluppi, l’Unione Val d’Enza ha chiesto un incontro di chiarimento con il sindaco di Parma, che dovrebbe svolgersi la prossima settimana, quando dovrebbe rientrare il prefetto della provincia parmense.

Sulla questione si è espressa con fermezza anche la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, che in un suo intervento alla Festa di Reggio ha parlato di «governo disumano sui migranti».

In queste ore, inoltre, il presidente dell’Unione Val d’Enza, Luca Ronzoni, assieme agli altri sindaci della zona chiederà un incontro anche con il prefetto di Parma: «Una situazione che merita chiarimento – afferma Ronzoni –. L’immigrazione è un problema a livello nazionale che, man mano, si sta scaricando su tutti i sindaci. Come sindaci, stiamo facendo tutti la nostra parte con grosse difficoltà, e finora possiamo dire che il sistema ha tenuto. Chiederemo a breve un incontro anche con il prefetto di Parma, nell’ottica di risolvere i problemi e non di crearli. Per quello che compete alla Val d’Enza, il sistema dell’accoglienza diffusa sta ancora tenendo. Chiaramente su Martorano si parla di un centro diverso, senza programmazione e disposizioni chiare, perciò la nostra intenzione è innanzitutto capire quello che si vuole creare sul territorio parmense, a cinque chilometri dal territorio della Val d’Enza reggiana», conclude Ronzoni.

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