L’amore tra Edda e Franco porta in dono un’ambulanza
A Cadelbosco Sopra la cerimonia alla presenza dei famigliari di Miari
Cadelbosco Sopra «Credo che sia questo il senso del gesto generosissimo di Edda: fare diventare bene comune ciò che nel privato di coppia è ritenuto importante. Edda è riuscita a trasformare il suo personale e insondabile dolore, in un gesto d’amore, che da individuale si fa collettivo. Edda è riuscita a rendere bene comune quel bene enorme che c’era tra lei e Franco, onorandone le intenzioni fino in fondo e realizzando ciò che lui aveva progettato».
Con queste parola la nipote di Franco Miari ha accompagnato l’inaugurazione dell’ambulanza numero 50 donata alla Pubblica assistenza di Castelnovo Sotto e Cadelbosco Sopra dallo zio, morto l’8 marzo 2022, e dalla moglie Edda Cantarelli, presente anche lei alla cerimonia svoltasi a Cadelbosco Sopra in occasione della recente Notte Bianca.
L’inaugurazione è stata una grande festa, che ha visto l’adesione di centinaia di cittadini, e ha riguardato in tutto tre nuovi mezzi dell’associazione di pubblica assistenza e soccorso locale: un pulmino, una vettura per i trasporti sociali e un’ambulanza.
Quest’ultimo mezzo è stato il protagonista perché acquistato con il generoso lascito del volontario della Pubblica Assistenza, Franco Miari, e allestito grazie al contributo della vedova.
«Nel fare dono a questa insostituibile e preziosissima istituzione, Edda ha realizzato il volere di Franco e anche il suo – ha scritto la nipote della coppia in una lettera aperta –. Cosicché l’uno non si perde nell’altro, ma si moltiplica fino alla collettività, sconfiggendo in un certo senso anche la morte, perché è vero che “ognuno muore solo”, ma è nella memoria collettiva che sopravvive».
All’inaugurazione dei mezzi erano presenti anche il sindaco di Cadelbosco, Luigi Bellaria, e il presidente della Pubblica assistenza, Matteo Balugani. Una cerimonia che rientra a pieno titolo nel programma dei festeggiamenti per i 40 anni dell’associazione.
Per l’occasione la Pubblica assistenza locale ha collaborato con gli amici dell’Associazione genitori di Cadelbosco. I volontari delle due associazioni hanno gestito l’area del ristorante di strada, allestito dalla Macelleria Rossi, lungo il tratto di via Saccani all’altezza della chiesa di San Celestino. Hanno cucinato e servito ottime grigliate miste, hamburger e patatine. Il contributo finale è stato devoluto all’istituto comprensivo di Cadelbosco Sopra per il sostegno all’offerta formativa e alla stessa Pubblica assistenza.
«Da sempre, da quando riesco a ricordare, non è mai esistito Franco distinto dall’Edda o l’Edda da Franco – ha ricordato la nipote dei Miari –. Sono sempre stati un unicum, gli zii, sempre al plurale, l’Edda-e-Franco».
«Quando io guardavo ai miei zii non vedevo qualcuno perdersi – ha proseguito –. Ho sempre visto un reciproco incontrarsi quotidiano, un sostenersi a vicenda, uno stimolarsi sul piano affettivo, culturale e umano. Una condivisione di intenti che trova anche oggi, che Franco non c’è più, la capacità di manifestarsi». Ora è l’ambulanza numero 50 dell’Anpas locale a dare corpo a questa straordinaria comunione di intenti e al ricordo di una coppia tanto legata anche nella generosità e nell’altruismo. l
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