Gazzetta di Reggio

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I reggiani alle prese con la spesa per la scuola Scontrini fino a 500 euro

Nicolò Valli
I reggiani alle prese con la spesa per la scuola Scontrini fino a 500 euro

A settembre il ritorno in aula: libri di testo sempre più cari Diari, astucci, biro ed evidenziatori non passano di moda

28 agosto 2023
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Reggio Emilia Astucci completi di biro rossa, blu, verde e nero non cancellabili; astuccio completo con 24 pastelli e pennarelli; tratto pen, goniometro, compasso, righello, quaderni, quadernino. E poi ancora: squadre, risma di carta, fogli protocolli. Quello appena elencato è solo una delle tante “liste della spesa” che i genitori reggiani hanno fatto o faranno nei prossimi giorni per il ritorno in classe dei propri figli, ormai sempre più vicino. La lista in questione si riferisce ad una scuola elementare della nostra città, e la spesa complessiva per soddisfare la richiesta delle maestre si aggira sui 70 euro. A questi va però aggiunta la spesa del contributo che gli istituti scolastici chiedono, e che comprende spesso e volentieri anche il diario (una scelta etica portata avanti da molti plessi, anche per evitare differenze sociali ed economiche). Anche perché, coi tempi che corrono, il diario è diventato solo un mero strumento di contorno dove segnare in autonomia i compiti e le comunicazioni, ma il “potere” è passato in mano al registro elettronico che ha definitivamente preso il predominio per quanto riguarda ogni tipo di comunicazione. Anche la famosa nota sul diario, che ha fatto “tremare” intere generazioni non ha più valore formale e sostanziale.

Per coloro che hanno comunque autonomia di scelta, in ogni caso, le marche che vanno per la maggiore in quanto ad acquisti di diari ed astucci sono quelle dello sport e dei cartoni animati: “Me contro Te”, unicorni, Pokemon, Dragonball, calciatori e scuderia Ferrari.

Se la spesa per un bimbo che frequenta le scuole elementari si può aggirare sui 100 euro, ben maggiore è la spesa per le scuole medie e superiori. La vera discriminante, in questi casi, sono i libri di testo da acquistare. Volumi che non costano meno di 20-30 euro ripetuti per una quindicina di materie, da italiano a scienza passando per geografia e storia dell’arte: la spesa complessiva si aggira sui 400 euro, oltre al costo della cartoleria che spesso non viene indicato dai professori, ma è indispensabile agli alunni per seguire le lezioni.

In questo caso, considerata la maggiore età, vanno tenuti in conto accessori che mirano al potenziamento dello studio: biro cancellabili, evidenziatori, biro all’ultimo grido. La tendenza che emerge, rispetto agli ultimi anni, è quella di un “boom” dei libri usati, che si passano di fratello in fratello o che si vanno a comprare tramite rivenditori o online (principalmente Amazon) con un unico comune denominatore: spendere meno.

«Il mercato è molto variegato – ci spiega una mamma – Amazon ha una consegna più rapida seppur senza scontistiche, mentre le grandi distribuzioni sono molto più lente e capita che il genitore debba recarsi al supermercato una volta a settimana a chiedere lumi. Spesso e volentieri, però, i volumi arrivano a scuola iniziata, con un danno per i nostri figli».

Saranno settimane di grande lavoro per i cartolai e per i rivenditori. Tutto è cambiato per quanto riguarda il mercato dei libri di testo e della scuola. Quello che però non passa mai di moda, libri cartacei o e-book, diari o registri, è il suono della prima campanella: un tintinnio che presto risuonerà nelle orecchie di oltre 60mila ragazzi reggiani.