Gazzetta di Reggio

Reggio

La protesta davanti allo stadio «Portanova non scenda in campo»

La protesta davanti allo stadio  «Portanova non scenda in campo»

Ieri sera il sit-in di “Non una di meno” prima della sfida Reggiana-Palermo

30 agosto 2023
2 MINUTI DI LETTURA





i Nicolò Valli

Reggio Emilia Fischietti, striscioni, cartellini rossi e tamburi: hanno usato tutti i metodi pacifici sfidando anche il maltempo per esternare, ancora una volta, il proprio dissenso al tesseramento da parte della Reggiana di Manolo Portanova, accusato di stupro di gruppo.

Le donne di “Non una di meno”, gruppo che si definisce “femminista e transfemminista”, si sono riunite prima della gara Reggiana-Palermo, in programma ieri al “Mapei-Città del Tricolore”, per protestare replicando così quanto successo sia a Toano, sede del ritiro granata, che ai campi di via Agosti.

A dar manforte alla loro voce, diversi striscioni che condannano il patriarcato e la prepotenza maschile, che non concepisce la libertà di scelta.

«La donna che denuncia non si tocca, la difenderemo con la lotta» è solo uno dei cori da stadio intonate da ragazze e donne di ogni età, presentatesi sin dalle 19 in 10-15 unità e poi aumentate col passare dei minuti presenze. «Se il risultato non sarà quello che ci auspichiamo continueremo nella nostra battaglia – dichiara Carla Ruffini, portavoce di Non una di Meno, che porta avanti questa protesta insieme a “Nondasola”– noi chiedevamo che il club rinunciasse al tesseramento, ora chiediamo che non scenda in campo sino al terzo grado di giudizio: sarebbe un atto dignitoso».

Al loro post su Facebook in cui annunciavano il sit-in ha risposto anche Daniele Portanova, padre di Manolo.

«Un confronto con noi non lo volete fare, e questo la dice lunga sulla vostra credibilità. Andiamo in piazza tutti insieme, ma con i documenti in mano però» le parole dell’ex difensore del Siena. l