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Lavoro nero, raffica di controlli. Emesse sanzioni per 90mila euro

Lavoro nero, raffica di controlli. Emesse sanzioni per 90mila euro

Il comando dei carabinieri di Reggio Emilia: irregolarità in sette aziende su dieci

01 settembre 2023
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Reggio Emilia Sette imprese su dieci irregolari. E un totale di 90mila euro di sanzioni. È il bilancio dei carabinieri del Comando per la Tutela del Lavoro – Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Emilia – che insieme ai colleghi del Comando provinciale hanno eseguito, nel mese di agosto, un’intensa attività ispettiva nella nostra provincia, con lo scopo di prevenire e reprimere fenomeni di lavoro sommerso e di sfruttamento, verificando inoltre il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza suoi luoghi di lavoro.

Le attività ispettive hanno riguardato imprese che operano nei settori della filiera agroalimentare, dell’edilizia, i pubblici esercizi e gli autolavaggi.

Nel corso delle ispezioni sono state sottoposte a controllo dieci attività, di cui ben sette irregolari. Per cinque di queste, inoltre, è stato necessario adottare altrettanti provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per violazioni che hanno riguardato sia l’impiego di personale non assunto, ovvero di lavoratori in nero, sia per violazioni alla normativa di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare per la totale mancanza del previsto documento di valutazione dei rischi. Complessivamente sono state verificate le posizioni di 32 lavoratori, sedici dei quali extracomunitari: le posizioni di otto di questi lavoratori sono risultate per varie ragioni irregolari. Sei persone erano prive di qualunque comunicazione relativa all’instaurazione di un rapporto di lavoro, risultando di fatto lavoratori in nero. Complessivamente, sono state elevate sanzioni amministrative per il lavoro nero pari a 50mila euro, cui si aggiungono ulteriori 40mila euro per ammende sulle violazioni in materia di sicurezza.

Sull’attività di controllo è intervenuta ieri anche la Cisl Emilia Centrale, che ha espresso inoltre cordoglio per l’incidente che ha causato la morte di cinque lavoratori sulla ferroviaria Torino- Milano a Brandizzo, nel torinese. «Accadimenti che ci lasciano sgomenti e per i quali il mondo del lavoro, ancora, una volta, si stringe alle famiglie degli operai morti – afferma Rosamaria Papaleo, segretaria della Cisl Emilia Centrale – non è possibile perdere la vita in questo modo in un vorticoso sistema di appalti e sub appalti. Auspichiamo che si faccia luce su cause e responsabilità».

Per quanto riguarda l’attività svolta dai carabinieri dell’ispettorato del lavoro nella nostra provincia, Papaleo – ricordando i settori interessati dalle sanzioni – aggiunge: «Stupisce e indigna che si faccia economia con rapporti di lavoro irregolari (8 casi) e addirittura lavori completamente in nero (6): non è questa la Reggio del lavoro che immaginiamo e che ci impegniamo quotidianamente a costruire e difendere». Per la segretaria della Cisl Emilia Centrale, «il lavoro in nero, oltre ad essere immorale, è sinonimo di mancanza di tutele, sia previdenziali che antinfortunistiche, sfruttamento e mancanza di formazione. Positivo, a riguardo, l’intervento degli organi di controllo per i quali ribadiamo la richiesta di maggiori dotazioni di persone e mezzi». l

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