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Lutto

Morto Giancarlo Zambelli storico ambientalista e pacifista di Boretto

Andrea Vaccari
Morto Giancarlo Zambelli storico ambientalista e pacifista di Boretto

Boretto: ex consigliere provinciale dei Verdi, aveva 87 anni. Nel 2001 la morte del figlio Claudio in un incidente stradale. Qualche anno fa la perdita della moglie Rosa

06 settembre 2023
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Boretto È stato un brusco risveglio per la comunità borettese, quello di ieri, a seguito della notizia della scomparsa di Giancarlo Zambelli, personaggio eclettico e molto conosciuto nella bassa reggiana in ambito culturale e ambientalista. L’uomo, 87 anni, è stato colto da un malore improvviso nella tarda serata di lunedì, quando si trovava nella sua abitazione di via Felice Montanari, insieme alla compagna Rita.

Zambelli era una figura da sempre attiva a Boretto, promotore e organizzatore di tantissime iniziative ed era il presidente nonché fondatore del cineclub “Claudio Zambelli”, intitolato alla memoria del figlio, morto in un incidente stradale a pochi metri da casa il 25 marzo 2001. Nel 2002 il cineclub si costituì formalmente e, da allora, propone con continuità il proprio programma di proiezioni, diventando una colonna portante dell’attività culturale del paese, portato avanti da Giancarlo (e dalla moglie Rosa, morta qualche anno fa) e da un tenace gruppo di volontari.

Grande appassionato di politica, aveva fatto parte della Dc e, dagli anni Settanta, abbracciò le idee dei Verdi, diventando loro referente per la zona, tanto da guadagnarsi l’elezione nel consiglio provinciale nel 1995.

Zambelli aveva lavorato per tanti anni all’istituto agrario “Motti” di Guastalla come tecnico, sia di laboratorio che in campagna, nonché come autista e factotum.

Fervente pacifista, in tutti i contesti, la sua è sempre stata una figura di unione e raccordo, mai di rottura.

È stato tra i fondatori delle Ggev, le Guardie ecologiche volontarie. Era, infine, un “adepto” della dottrina di don Milani, del quale custodiva tantissime pubblicazioni nella sua ricca biblioteca.

Tra le sue passioni, anche la storia (ha lavorato per anni sulla ricerca della sorte di un suo zio disperso in Russia, del quale ha ricostruito la vicenda) e il teatro (faceva parte della compagnia degli “Irregolari”).

La salma si trova nelle camere ardenti dell’ospedale di Guastalla, a disposizione delle visite questa mattina. Alle 12.30 si terrà un breve saluto nel giardino sul retro delle camere ardenti, e alle 14.30 avverrà il trasferimento a Coviolo a Reggio Emilia per la cremazione.

Tanti i ricordi dedicati a Zambelli in queste ore. «Ciao Giancarlo – scrive il sindaco di Boretto Matteo Benassi – con te ci lascia un altro pezzo di storia di Boretto. Le tue discussioni, le tue provocazioni, le tue prese di posizione, il tuo metterci la faccia sono la prova di quanta passione e quanto amore tu nutrissi per la cultura e per la pace».

«Abbiamo avuto la fortuna di condividere con lui 23 anni di attività – aggiungono gli amici del cineclub – nato per la sua volontà di ricordare il figlio. Speriamo ci resti anche solo un briciolo della immensa generosità e bontà d’animo, della sua voglia di fare infinita, sempre al servizio della comunità. Tutto questo ci ha insegnato. Grazie Zambo!». «Ci ha salutato una persona speciale – aggiunge l’assessore di Gualtieri Marcello Stecco – per me anche un carissimo amico. Zambo era innanzitutto una persona dai valori profondi, vissuti, non predicati. Ci lascia un’eredità morale testimoniata dalla sua militanza per la giustizia sociale, per la difesa dell’ambiente, per la solidarietà internazionale».

Zambelli lascia il figlio Luciano, la nuora e la compagna Rita. l