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Occupò un’area demaniale, accanto ai beni dei Grande Aracri: 67enne citato in giudizio

Occupò un’area demaniale, accanto ai beni dei Grande Aracri:  67enne citato in giudizio

In via Breda Vignazzi dove ora ha trovato la sua nuova sede la Protezione civile di Brescello

13 settembre 2023
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Brescello Ha invaso circa 1000 mq di suolo demaniale in via Breda Vignazzi, alle spalle dei terreni e proprietà confiscati alla famiglia Grande Aracri che ora ospitano la nuova sede della Protezione civile, inaugurata il 13 marzo dell’anno scorso. L’uomo, un 67enne cutrese, coinvolto nell’operazione antimafia Pesci, era stato denunciato già dal 2021 per occupazione abusiva di suolo demaniale e ora è stato citato in giudizio. La Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Paci, infatti, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri della Compagnia di Guastalla, ha esercitato l’azione penale con la richiesta del decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti del calabrese, originario e residente a Cutro, in provincia di Crotone.  

Il 67enne aveva delimitato l’area demaniale con una recinzione composta da un cancello scorrevole su rotaie ancorato al suolo con cemento posto sul lato est ed una rete elettrosaldata con paletti metallici.

Secondo i capi d’imputazione l’uomo, noto in quanto coinvolto nel 2015 nell’operazione antimafia Pesci, è accusato di invasione di terreni o edifici demaniali in via Breda Vignazzi e di lavori in totale difformità perché in qualità di proprietario nonché committente dei lavori ha esteso la proprietà su suolo demaniale realizzando, in assenza di permesso di costruire, il cancello e la recinzione.

Le indagini furono avviate nel maggio del 2021 quando i carabinieri della stazione di Brescello, nell’ambito di un servizio di controllo finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati in materia di abusivismo edile, eseguivano un controllo in via Breda Vignazzi, in un’area dove già insisteva il bene sequestrato nell’ambito di un’attività antimafia nei confronti della cosca dei Grande Aracri.

Nella circostanza i militari notavano che alle spalle dell’area in sequestro, vi era una vasta zona totalmente recintata è accessibile attraverso un cancello carrabile che si estendeva fin sotto al cavalcavia della provinciale 62. Un’area dove era presente un grosso capannone, un ampio piazzale cementato e una zona sterrata dove erano custoditi numerosi mezzi d’opera, auto e rimorchi in evidente stato di abbandono.

I successivi accertamenti di natura urbanistica consentivano di evidenziare come parte dell’area recintata in particolare quella sottostante il cavalcavia fosse di proprietà demaniale e quindi abusivamente inglobata nella proprietà, che si accertò appartenere al 67enne ora citato a giudizio.

Alla luce di quanto accertato i carabinieri di Brescello procedettero al sequestro preventivo dell’intera area e alla denuncia in stato di libertà del 67enne per il reato di invasione di terreni al fine dell’occupazione abusiva e per reati in violazioni delle disposizioni del testo unico dell’edilizia.

La Procura reggiana, valutando la legittimità del provvedimento aveva convalidato il sequestro. Ora la richiesta della Procura, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, del decreto di citazione a giudizio nei confronti dell’indagato.