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Si alza il sipario sulla “nuova” Piazza San Prospero: «Più bella e di tutti»

Si alza il sipario sulla “nuova” Piazza San Prospero: «Più bella e di tutti»

Il sindaco: «Ora è un luogo per incontrarsi»

14 settembre 2023
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Reggio Emilia «Una piazza più bella e accessibile è anche un luogo più vivibile, a misura d’uomo e di incontro». Così il sindaco Luca Vecchi presenta il programma di due giorni (domani e sabato) fatto di musica, intrattenimento, spettacolo e riscoperta storica ed artistica, per inaugurare la “nuova” piazza San Prospero dopo la riqualificazione.

Finanziando il progetto con 750mila euro, il Comune ha rifatto i sottoservizi, competenza di Iren, e la pavimentazione in porfido rosso a sampietrini, proponendo formati, trame e disegni di posa (detti “a correre” e “ad arco contrastato”) che, insieme al colore attenuato della pietra, contribuiscono a creare uno spazio più luminoso e arioso del passato, unitario e senza barriere, cioè accessibile anche a persone con mobilità ridotta. L’intervento è durato dalla scorsa primavera alla metà circa di agosto.

«I partecipanti ai prossimi giorni di festa potranno sperimentare direttamente quanto la piazza sia cambiata e quanto sia diventata vivibile – dice il sindaco –. È avvenuto per mille anni, continuerà ad essere così, soprattutto dopo la riqualificazione che ci eravamo impegnati a compiere a inizio mandato, impegno che abbiamo mantenuto, grazie anche al lavoro proficuo e accurato di progettisti e attuatori dell’opera, a contatto con la Sovrintendenza. Ci attendiamo ripercussioni positive, come di solito accade in questi casi, anche sulla valorizzazione culturale, economica e commerciale di questo luogo».

Per il sindaco, «Piazza San Prospero si inserisce in quella sequenza di riqualificazioni dello spazio pubblico che è fra gli obiettivi politici centrali del nostro mandato e comprende diverse riqualificazioni ultimate, quali le piazze Gioberti e Roversi, via Ariosto e porta Castello, viale Umberto I e altri spazi, inseriti in particolare nel progetto Ducato Estense e nel Pru Reggiane-Santa Croce».

Entusiasta anche l’assessora a Commercio e Attività produttive, Mariafrancesca Sidoli: «Siamo felici di questo importante intervento che ha concentrato, da solo, un investimento di oltre 700mila euro per la qualità e la valorizzazione del centro storico ed ha già ingenerato slancio e stimolo per nuove attività economiche – dice l’assessora –. Il colpo d’occhio, quando ci si imbatte in piazza San Prospero provenendo ad esempio dal Broletto e vedendola “affiorare” in fondo al suggestivo cannocchiale prospettico che si sta percorrendo, trasmette freschezza e vita. E questa bellezza, arricchita dalla basilica del patrono, dal suo campanile di recente restaurato, dai palazzi riqualificati a loro volta, non può passare inosservata e non attrarre».

Per la riconsegna alla città della rinnovata piazza San Prospero, aggiunge, «è stato costruito un programma rivolto a tutte le fasce d’età, che potesse mettere in risalto le valenze di questo spazio rigenerato, sia quale luogo di incontro, sia di riscoperta della nostra storia, per guardare meglio al futuro», spiega Sidoli.

«Piazza San Prospero è un luogo iconico della città, che porta con sé secoli di storia e di vita – sottolinea anche Nicola Tria, assessore ai Lavori pubblici – Per queste ragioni, la sua nuova pavimentazione è stata studiata e valutata sotto ogni aspetto, compreso quello del significato e della funzione attuale di uno spazio pubblico di questo tipo e di questo rilievo».

Il progetto realizzato, continua, «armonizza, anche sul piano delle soluzioni tecniche, gli aspetti storici e le modalità d’uso contemporanee, ed è stato attuato con il monitoraggio costante della Soprintendenza».

Secondo Tria, «possiamo vedere oggi tutta la superficie della piazza, plateatico compreso, allo stesso livello, per facilitare la mobilità delle persone, tema fondamentale di fruibilità universale, abbattendo le barriere architettoniche. Nello stesso tempo, i differenti disegni e metodi di posa del porfido delimitano le diverse “citazioni” storiche, evocandole e mantenendole leggibili. Il nostro grazie va a quanti hanno lavorato per questa realizzazione, in particolare all’ingegner Matteo Tanzi e all’architetto Giovanni Gherpelli del Comune di Reggio, per cura progettuale e direzione delle opere». l

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