Gazzetta di Reggio

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Ubriaco e drogato uccise il runner Si tratta un risarcimento milionario

Ambra Prati
Ubriaco e drogato uccise il runner Si tratta un risarcimento milionario

Cadelbosco Sopra L’automobilista 45enne è accusato di omicidio stradale

14 settembre 2023
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i Ambra Prati

Cadelbosco Sopra No all’attenuazione delle misure per l’investitore 45enne (resta agli arresti domiciliari) e un rinvio finalizzato a dar tempo alle controparti di trovare un accordo risarcitorio milionario. Si è conclusa così ieri l’udienza preliminare per omicidio stradale: di questo reato deve rispondere l’automobilista che – ubriaco e drogato – travolse e uccise sulla Statale 63 a Zurco il runner Paolo Guidetti, 56 anni.

Ieri in tribunale hanno presenziato alla seduta moglie e sorella della vittima (tutelate dagli avvocati Catia Cristofori e Andrea Mazzacani), i due figli (avvocato Claudio Borgoni del foto di Piacenza), l’avvocato dell’assicurazione Generali (citata dai figli come responsabile civile, significa che dovrà pagare in caso di condanna), i legali dell’imputato, Amerigo Ghirardi di Parma e il professor Giulio Garuti di Modena. Questi ultimi hanno chiesto un’attenuazione della misura per l’imputato, negata dal gup Andrea Rat: il 45enne resta ai domiciliari a casa della moglie, in provincia di Pavia, e non gli sarà tolto il braccialetto elettronico. I codifensori hanno inoltre espresso la volontà di fare una proposta economica risarcitoria, conditio sine qua non per accedere ai riti alternativi dopo che il pm Maria Rita Pantani ha chiesto il rito immediato. Una trattativa che si prospetta in salita: se si sommano tutti e quattro i familiari si tratta di una cifra consistente e al momento le posizioni delle parti paiono piuttosto distanti. I difensori però sono decisi a trovare accordo stragiudiziale: un risarcimento integrale del danno porterebbe un beneficio al l’imputato che potrebbe ottenere l’accesso ai riti alternativi e un sostanzioso sconto di pena nel procedimento penale, che proseguirà anche in caso di “uscita” delle parti civile. Perciò il gup Andrea Rat ha concesso tempo e ha rinviato la prossima udienza al 26 ottobre.

La posizione dell’automobilista è pesante: gli esami effettuati in ospedale subito dopo l’incidente avevano evidenziato un tasso alcolemico elevato (pari a 2,48 grammi per litro) oltre a tracce di cocaina. A cinque ore dal fatto, il conducente risultava in coma etilico. Il 45enne – che aveva dichiarato di trovarsi nella nostra provincia reggiana per fare commissioni legate agli animali per un’azienda agricola che ha a Carpineti – in sede di convalida dell’arresto si era detto molto confuso e aveva espresso dispiacere per l’accaduto chiedendo scusa ai familiari.

L’incidente si era verificato il 29 aprile scorso alle 7.30, nel tratto di provinciale che prende il nome di via Colombo a Zurco, all’altezza dell’incrocio con via Viazza. La Mercedes Clk del 45enne viaggiava in direzione di Cadelbosco Sotto quando, probabilmente a seguito di una manovra di sorpasso che era stata riferita dall’automobilista sorpassato, aveva centrato in pieno il runner. L’impatto era stato violentissimo e Guidetti, probabilmente già ferito in modo grave a causa dell’impatto contro il parabrezza della Mercedes dove i carabinieri avevano rilevato tracce di sangue, era stato sbalzato per decine di metri, volando al di là di una rete di recinzione nel cortile di un’abitazione. Per il 56enne non c’era stato nulla da fare: il decesso era stato immediato. l