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Elezioni a Reggio, spunta il nome di Paolo Gandolfi

Jacopo Della Porta
Elezioni a Reggio, spunta il nome di Paolo Gandolfi

L’ex deputato e assessore tra i possibili candidati Pd

16 settembre 2023
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Reggio Emilia Le consultazioni per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra per le prossime elezioni amministrative stanno entrando nella fase più calda.

Tra i nomi che circolano, da ultimo, è emerso anche quello di Paolo Gandolfi. Un profilo che raccoglie apprezzamenti in diversi ambiti del partito e non certo solo all’interno del suo circolo (il 4 di via Gandhi), che tra l’altro nei prossimi giorni terrà un direttivo.

Gandolfi dal 2020 è direttore dell’Area Sviluppo Territoriale del Comune di Reggio Emilia dal 2020 ed è dirigente del Servizio Mobilità. È stato assessore alla Mobilità, alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici del comune di Reggio Emilia, tra il 2007 e il 2013 nella I e II giunta di Graziano Delrio e deputato dal 2013 al 2018. In Parlamento è stato relatore della prima legge nazionale sulla mobilità ciclistica.

Fino ad ora l’unico candidato che ha palesato la sua disponibilità per la tornata di primavera è l’assessore alla Casa e alla Partecipazione Lanfranco De Franco, sostenitore della segretaria Elly Schlein fin dalla prima ora. Un altro nome che circola da tempo è quella dell’assessora alla Cultura Annalisa Rabitti, che nel 2019 raccolse il record di preferenze (1345).

«Come dato di cronaca emergono una pluralità di indicazioni su potenziali candidati sindaco, una rosa ampia e che dimostra la presenza di una classe dirigente diffusa, uno dei principali valori del partito democratico» avevano scritto mercoledì il segretario del Pd Massimo Gazza e la presidente Roberta Mori.

In questa rosa c’è anche Daniele Marchi, assessore al Bilancio del Comune di Reggio, che piace all’area cattolica del Pd.

«Il Partito Democratico di Reggio Emilia è impegnato nel percorso di consultazione che sta raggiungendo oltre mille reggiani e che sta riscontrando un alto gradimento», hanno scritto Gazza e Mori. «L’intenzione è quella di giungere a una proposta largamente condivisa».

Le consultazioni termineranno entro la fine di settembre. Il Pd dice che al momento non ha deciso di convocare le primarie, che eventualmente saranno di coalizione. l