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Nuova batosta per “il mago delle truffe”: quattro anni per false fatture

Nuova batosta per “il mago delle truffe”: quattro anni per false fatture

Luigi Predieri sta scontando sei anni per bancarotta. Assolti 4 coimputati

16 settembre 2023
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Reggio Emilia Una nuova stangata per Luigi Prendieri, il 61enne già condannato a sei anni in via definitiva per bancarotta. Ieri mattina si è concluso in tribunale a Reggio un processo che vedeva l’uomo imputato insieme ad altre quattro persone di evasione fiscale.

Il pm aveva chiesto per lui un anno e mezzo di reclusione, mentre il giudice Matteo Gambarati lo ha condannato a quattro anni. Gli altri imputati sono stati invece assolti.

I reati contestati erano quelli di false fatturazioni.

In questo caso Predieri era a processo quale amministratore di fatto della società E.D.EN EstateDima Energy di Milano.

I cinque legali rappresentanti di aziende finiti alla sbarra hanno impiegato fatture di una società di Padova attestanti investimenti in attività di ricerca e sviluppo e attività di innovazione tecnologica. In realtà, si sarebbe trattato di false fatture per operazioni inesistenti, il classico e assai diffuso escamotage per evadere le imposte.

L’avvocato Gianluca Vinci, difensore di Predieri, ritiene vi siano due anomalie. La prima relativa al fatto che all’azienda di Padova, che avrebbe emesso false fatture, non è stato imputato nulla. Ancora più strano, per il legale, che in base alla sentenza di ieri «sono tutti innocenti tranne lui, che da solo avrebbe emesso e dedotto fatture senza complicità dei soci e titolari delle aziende. Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza per capire come avrebbe potuto fare una cosa del genere e poi andremo in Appello».

Il 61enne si porta appresso la pesante nomea di “mago delle truffe”. «È rientrato spontaneamente in Italia a novembre scorso per difendersi da queste accuse e da allora sta portando avanti la sua battaglia per provare che non era affatto il mago della truffa come viene dipinto», dice l’avvocato Vinci.

Luigi Predieri era stato coinvolto nel 2017 nell’operazione della Guardia di finanza “Last drink”, quando gli vennero contestati due episodi di bancarotta da decine di milioni di euro, ai danni della carpigiana Snt Techologies e della romana Tec.

Dopo la condanna a sei anni di reclusione, i legali difensori annunciarono ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo (che non si è ancora pronunciata). Le fiamme gialle dissero che a contribuire ai sospetti su Predieri erano state anche le immagini postate sui social, che lo ritraevano in località esclusive, tra auto costose e ville faraoniche. Un tenore di vita sproporzionato rispetto alle sue reali possibilità finanziarie.

Anche uno degli imputati assolti ieri era stato coinvolto nell’operazione “Last drink”e finì ai domiciliari. l

J. D. P.

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