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Caso Portanova, procedura disciplinare contro il giornalista della Rai. Il calciatore si difende: «Sto subendo un’ingiustizia»

Caso Portanova, procedura disciplinare contro il giornalista della Rai. Il calciatore si difende: «Sto subendo un’ingiustizia»

Su Instagram il giocatore granata torna a professare la sua innocenza: «Stiamo soffrendo»

17 settembre 2023
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Reggio Emilia «Questa è la verità. Perché non pubblicate che sto subendo un’ingiustizia? Invece di farvi ingannare da una ragazza che sta prendendo in giro tutte le persone che soffrono realmente di queste disgrazie». Di nuovo nella bufera, Manolo Portanova torna a difendersi. E dopo la discussa radiocronaca di Radio 1 sul suo gol che ha acceso una nuova polemica, il calciatore granata si affida a Instagram per professare ancora una volta la sua innocenza rispetto alla condanna in primo grado in abbreviato a sei anni di carcere per violenza sessuale di gruppo. Nelle motivazioni della condanna, il gip Ilaria Cornetti ha giudicato coerente e attendibile il racconto della ragazza, aggiungendo che «il dissenso della vittima è stato sin da subito e per tutta la durata del rapporto di gruppo evidente e manifesto».

Ma Portanova continua a dirsi innocente, affidando di nuovo quella che definisce la sua verità a tre storie pubblicate sul social network. Nella prima storia, c’è la foto di un documento. Si tratta di un estratto di un atto giudiziario, in cui viene riportata la consulenza di periti di parte, nella quale si rileva «l’assenza assoluta di segni e di lesioni rapportabili a violenza fisica da costrizione o da difesa e resistenza sul corpo della giovane ragazza». E ancora: «Risulta anche che non ci sono state “minacce” da parte dei giovani. Inoltre, l’assenza di lesioni a carico della bocca dimostra che la ragazza era libera di gridare e chiamare in soccorso l’amica e il proprietario della casa ove si sono svolti i fatti. Tutto ciò rende molto più plausibile l’ipotesi di un rapporto sessuale consenziente».

Oltre al documento, nel post il calciatore granata commenta: «Questa è la verità. Perché non pubblicate che sto subendo un’ingiustizia? Invece di farvi ingannare da una ragazza che sta prendendo in giro tutte le persone che soffrono realmente di queste disgrazie».

In una seconda storia, invece, Portanova pubblica un estratto dell’intervista rilasciata nell’aprile scorso alla trasmissione Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi e in onda su Rete Quattro. Nello spezzone video, il calciatore si, oltre a ribadirsi innocente, si definisce un «bravo ragazzo» e chiede un confronto con la studentessa senese che lo accusa di quanto avvenuto nella notte fra il 30 e il 31 maggio 2021. Spiega, infine, di non aver paura di finire in carcere perché confida nella giustizia.

«Ci sono le verità che piacciono a tutti. Poi c’è la verità», scrive poi commentando il video. L’ultima storia su Instagram, la terza, è invece rivolta ai tifosi della Reggiana, la maggior parte dei quali lo sta difendendo a spada tratta. Si tratta di una foto in cui il calciatore esulta a braccia alzate con una scritta: «Adesso solo voi». Dopo la scritta, una piccola bandiera con i colori granata. 

In merito alle frasi pronunciate da Nicola Zanarini nel corso della radiocronaca di Reggiana-Cremonese di ieri, in onda all'interno di "Tutto il calcio" su Radio1, la Rai rende noto "di aver avviato una procedura disciplinare nei confronti del giornalista".

Nel commentare il gol di Portanova, Zanarini ha parlato di una rete che "mette a tacere le polemiche", riferendosi alla condanna in primo grado a sei anni di carcere per violenza sessuale di gruppo del giocatore oggi alla Reggiana. Via social, Zanarini si era scusato: "Ho fatto un commento sicuramente fuori luogo. Lungi da me il voler assolvere un imputato per un

gol, nell'enfasi della radiocronaca mi è scappata una grossa stupidaggine, di cui mi scuso sinceramente e profondamente con chi si è sentito offeso o indignato dalle mie parole - ha aggiunto Zanarini - Essendomi reso conto del mio errore commesso in buona

fede, nel seguito della radiocronaca ho sottolineato che il gol di oggi non mette per nulla fine al caso Portanova e non basta certo a spazzare via le polemiche che sono seguite all'ingaggio del

giocatore". 


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