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L’inchiesta

Droga da Scambia a Reggio Emilia, scatta l’arresto per 24 persone

Droga da Scambia a Reggio Emilia, scatta l’arresto per 24 persone

Giro d’affari da 10mila euro al giorno documentato dall’operazione Fast Car dei carabinieri

21 settembre 2023
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Reggio Emilia Blitz dei carabinieri alle prime ore dell’alba tra le province di Parma e Reggio Emilia.  I carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti con i colleghi del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia e degli altri reparti coadiuvati dalle unità cinofile del comando provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 24 persone indagate – di cui 5 detenute per altre cause - unitamente ad altre 7 persone nell’ambito dell’indagine denominata Fast Car, coordinata dal sostituto procuratore  Valentina Salvi. I reati sono concernenti lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti  continuati in concorso nonché di detenzione illegale di armi da fuoco. Una conferenza stampa alle 15.30 al comando provinciale dei carabinieri illustrerà i dettagli dell’operazione.

Ma intanto, l’Arma rende noto che l’indagine trae spunto dall’arresto in Reggio Emilia, il 31 dicembre 2019 di un 42enne italiano trovato in possesso di 30 grammi di cocaina e denaro contante. Dalla minuziosa analisi dei collegamenti e delle relazioni intrattenute dall’arrestato, si è arrivati agli altri. E’ scattato l’arresto in flagranza di reato o su ordine di cattura di ulteriori 11 persone a riscontro dell’attività d’indagine intrapresa, nonché il sequestro di oltre 150 grammi cocaina, nonché di un fucile della II Guerra Mondiale con relativo munizionamento.

Il canale di rifornimento era quella campano e lo stupefacente immesso sul mercato reggiano era proveniente prevalentemente dal quartiere Scampia di Napoli. Il giro di affari stimato era di circa 10.000 euro al giorno. Tutti gli arrestati e gli indagati sono per la maggior parte d’area campana e calabrese, ma non mancano anche reggiani, una pugliese, due siciliani, tre albanesi, un algerino e due marocchini.

Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelnovo Monti hanno rivelato come nel biennio pre-pandemia gli indagati, grazie a modalità di approvvigionamento e successiva cessione degli stupefacenti ad una cerchia ben delineata di grossisti e acquirenti al dettaglio, erano pienamente dediti al traffico di quantitativi ingenti di stupefacenti, in prevalenza cocaina, a favore di numerosi assuntori della piazza emiliana come peraltro documentato dalle migliaia di cessioni di stupefacenti ricostruite dalle attività investigative, anche di natura tecnica, svolte dai carabinieri.

È stato inoltre appurato che uno degli indagati, mentre era detenuto, aveva la disponibilità di apparecchi elettronici, per la gestione di traffici illeciti. Il nome attribuito all’indagine Fast Car deriva dal fatto che il finanziatore degli indagati, soggetto pregiudicato già dedito alla commissione di reati finanziari, avesse fornito, come una delle basi delle attività illecite, un garage a Reggio Emilia pieno di autovetture sportive molto costose, alcune delle quali danneggiate dagli stessi indagati per ritorsioni e vendette interne.

Così come fast cars erano anche quelle utilizzate normalmente dagli indagati per muoversi liberamente mentre compivano i loro illeciti affari (Hammer H2, Audi). Gli indagati, aventi un’età compresa tra i 29 e i 59 anni, sono prevalentemente residenti e gravitanti tra Reggio Emilia e provincia ad eccezione di un residente nel Parmense. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.