Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Il fenomeno delle case e delle stanze affittate in nero agli universitari reggiani e di tutta l’Emilia-Romagna è finito sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza che, in squadra con l’Agenzia delle Entrate, la Regione e l’Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori-ER.GO, ha già recuperato 1,2 milioni di euro di tasse e stanato 1600 proprietari sospetti su cui sono in corso controlli mirati. Il tutto «con il supporto determinante delle università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, Parma, nonché della sede distaccata di Ravenna dell’ateneo bolognese» sottolineano dal comando regionale della Guardia di Finanza dell’Emilia-Romagna. La strategia elaborata, che fa perno su un gruppo di lavoro al quale prendono parte militari del Corpo e funzionari dell’Agenzia delle Entrate, con la collaborazione degli altri soggetti coinvolti, si muove su due direttrici parallele: più peso all’intelligence e controlli mirati determinati dalla «condivisione e l’incrocio dei dati informatici inerenti la registrazione dei contratti, le iscrizioni negli atenei, le utenze domestiche e le richieste alle aziende sanitarie locali, che hanno permesso di selezionare situazioni anomale degne di approfondimento, al fine di smascherare quei proprietari di case che sfruttano gli studenti e non pagano le tasse». Anche a Reggio Emilia, dunque, ci sono centinaia di «locatori connotati da elevati indici di rischio». Nei mesi scorsi i reparti emiliano-romagnoli della Guardia di Finanza hanno inviato a 1154 studenti specifici questionari per acquisire le informazioni utili per svolgere gli approfondimenti necessari in relazione agli affitti. Ad oggi, sono già pervenute oltre 400 risposte in corso di analisi. Sul fronte della prevenzione, invece, sul sito dell’Università di Modena e Reggio Emilia e delle altre della Regione è online e scaricabile la “Guida affitti”: 44 pagine in cui sono spiegati i tipi di contratto di affitto, le agevolazioni fiscali per gli inquilini e molto altro realizzata da Agenzia delle entrate, Guardia di finanza, Regione Emilia-Romagna ed Er.go. Inoltre sono state create storie di Instagram (di un massimo di 60 secondi) e un video di poco più di due minuti con informazioni utili agli studenti per utilizzare al meglio incentivi e opportunità spesso poco conosciute come benefici fiscali, agevolazioni regionali o particolari tipologie contrattuali. La collaborazione con ER.GO ha poi consentito alle Fiamme Gialle di individuare un’organizzazione di finti studenti si è intascata oltre un milione di euro di fondi nazionali e locali. Al momento, sono già stati revocati finanziamenti per 540mila euro. Infine, sul fronte della ricezione turistica, emerge che 300 strutture extra-alberghiere nel centro storico di Bologna sono potenzialmente irregolari. Nei primi sei mesi del 2023, lo stesso gruppo di lavoro, proprio concentrandosi su Bologna, ha recuperato oltre 1,6 milioni di euro ed Iva dovuta all’erario per 140mila euro. Sono inoltre in corso 14 controlli fiscali nei confronti di ulteriori proprietari, con prospettive di recupero che si attestano intorno al milione di euro.