Gazzetta di Reggio

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Anziano morto nel pozzo, figlio e genero sono tornati in carcere

Jacopo Della Porta
Anziano morto nel pozzo, figlio e genero sono tornati in carcere

Già prima della condanna a dodici anni e quattro mesi, la Cassazione aveva accolto il ricorso della procura di Reggio Emilia contro i domiciliari

28 settembre 2023
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Toano Silvia Pedrazzini e Riccardo Guida, condannati a dodici anni e quattro mesi in abbreviato, sono tornati in carcere. Una settimana fa erano arrivati in aula da soli, ma nei giorni successivi la Cassazione ha disposto che per loro si aprissero nuovamente le porte del carcere.

I coniugi erano ai domiciliari, ma la procura aveva fatto ricorso contro la decisione del giudice Silvia Guareschi.

La figlia e il genero di Giuseppe Pedrazzini (il pensionato trovato morto il 12 maggio in un pozzo di Cerrè Marabino) erano alloggiati in una struttura nei pressi del lago di Bracciano, nel Lazio. La procura, in base alla relazione dei carabinieri, ha contestato il fatto che nella struttura non c’è un campanello (e dunque i controlli non sono agevoli) e soprattutto non poteva essere garantita una separazione rispetto agli altri ospiti. Pertanto, cinque giorni fa la coppia è finita in un carcere del Lazio.

Ieri mattina la figlia era in aula, mentre il genero era videocollegato dal carcere.

Pedrazzini anche dopo la sentenza ha continuato a proclamarsi innocente.

La coppia ha un figlio, che è stato affidato a una comunità e che incontra i genitori per i colloqui. In questa tragica vicenda il minore è sicuramente un’altra vittima.

L’avvocato dei coniugi, Ernesto D’Andrea, nella sua arringa difensiva ha fatto presente che il minore ha negato di aver assistito a maltrattamenti del nonno Giuseppe (di parere opposto, invece, il pubblico ministero, che ha contestato una specifica aggravante).