Gazzetta di Reggio

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Il ricordo

«Claudio, un uomo dal cuore grande». In pensione, lavorava per aiutare i suoi

Andrea Vaccari
«Claudio, un uomo dal cuore grande». In pensione, lavorava per aiutare i suoi

Boretto e Cavriago in lutto per la tragedia: «Viveva per il lavoro». Claudio Piccinini è morto a 68 anni in una cava a Guastalla

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Boretto Un uomo dal cuore grande che dedicava la sua vita al lavoro. Questo il ritratto di Claudio Piccinini che emerge dai racconti di colleghi e amici, rimasti sconvolti dalla sua tragica morte.

In paese a Boretto, ieri pomeriggio, non si parlava d’altro, in particolare nella frazione di Santa Croce, dove l’uomo abitava, in via Tre Ponti, a due passi dalla chiesa. Proprio lì, nel tardo pomeriggio di ieri, sono giunte le due figlie per prendersi cura dei tanti animali che Piccinini accudiva con amore. Il 68enne lavorava per la Base srl ed era molto conosciuto nell’ambiente dei trasporti. A Boretto Piccinini aveva diversi amici e qui trascorreva la maggior parte del tempo, per poi riunirsi con la famiglia sotto sera a Cavriago, dove lascia la moglie e le due figlie Chiara e Stella, anche loro molto conosciute nella località della Val d’Enza.

In particolare, a Santa Croce Piccinini frequentava la tabaccheria “La cinquina”, uno dei suoi punti di passaggio quotidiani. Ieri la notizia ha sconvolto le due titolari dell’attività commerciale, che a Claudio erano molto legate, così come tanti altri clienti che ogni giorno lo incrociavano. Con questa compagnia amava ritrovarsi spesso e la sua era una presenza fissa anche nelle cene, che sapeva allietare con la sua simpatia.

«Siamo distrutte dal dolore – spiegano le titolari – Claudio era una persona che definire buona è dir poco. Viveva per il suo lavoro».

Piccinini era un uomo dalle tante passioni, anche se il lavoro ha sempre rappresentato la sua priorità, tanto che aveva scelto di continuare a lavorare anche dopo la pensione per aiutare la famiglia. In particolare, l’incarico che ricopriva fino a ieri era iniziato solo pochi mesi fa, intorno a giugno.

Era molto abile a fare i salami e, come detto, aveva un grande amore per gli animali, che lo portava ad accudire, ad esempio, galline e caprette nell’appezzamento di terra che aveva a fianco della casa, abitazione nella quale avevano vissuto anche i suoi genitori. Frequentava, inoltre, anche i vicini laghetti di Santa Croce. L’uomo lascia anche due sorelle e diversi nipoti.