Gazzetta di Reggio

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Due manifestazioni in piazza contro la guerra in Medio Oriente

Due manifestazioni in piazza contro la guerra in Medio Oriente

Oggi pomeriggio i centri sociali, domani flash mob di + Europa e Italia Viva

12 ottobre 2023
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Reggio Emilia In piazza per Israele, che ha subìto il durissimo attacco di Hamas. E in piazza contro Israele, passata al contrattacco. Due opposte manifestazioni, entrambe in piazza Prampolini, che si aggiungono ad altri possibili presidi, facendo salire la tensione. Anche Reggio prende posizione verso la guerra in Medio Oriente. E, come avvenuto in altre città, anche a Reggio si alzano le misure di sicurezza, sia nei luoghi sensibili sia nelle piazze in cui sono in programma le manifestazioni, su cui vigileranno servizi interforze composti da carabinieri, Questura e polizia locale, con la Digos in prima linea e l’arrivo di rinforzi previsti dal Ministero.

La prima manifestazione è in programma oggi. A scendere in piazza saranno i sostenitori della causa palestinese, in particolare Laboratorio Aq16, Città migrante e Casa Bettola, che si ritroveranno nel pomeriggio, alle 18.30.

«Tutti stiamo assistendo alla carrellata di immagini violente e atroci che ci arrivano dai mass media, nel raccontare ciò che da sabato scorso sta accadendo sulla striscia di Gaza, in seguito all’incursione di Hamas – affermano gli organizzatori – In questo momento Israele sta proclamando il suo diritto di difesa, con l’appoggio di tutti gli stati occidentali, mentre la popolazione palestinese non ha alcun mezzo per potersi difendere. L’isteria collettiva contro il terrorismo nella narrazione mainstream italiana ha tralasciato il contesto storico della Striscia di Gaza, e di tutti i territori occupati».

Per gli organizzatori, «Israele da ormai 70 anni porta avanti una cruda e violenta apartheid nei confronti del popolo palestinese. La Striscia di Gaza dal 2005 è militarizzata su tutti i fronti, l’Onu l’ha definita “una prigione a cielo aperto”, nella quale vivono 2,2 milioni di palestinesi. Oggi l’attacco israeliano rischia di risolvere un conflitto che sta andando avanti da decenni con il genocidio. In Cisgiordania, il governo israeliano arma i coloni e alimenta il razzismo violento». E ancora: «Lo scopo di Netanyahu è chiaro: far sparire dalla faccia della terra il popolo palestinese. Ci uniamo a tutte le piazze che si stanno formando in Italia e nel mondo per pretendere subito un intervento dell’Europa in questo conflitto, per sbloccare gli aiuti umanitari, avviare subito dei corridoi umanitari, e per imporre una risoluzione dei due Stati subito»

Domani invece alle 11.15 è in programma “Io sto con Israele”, un flash mob organizzato da +Europa e Italia Viva.

«C’è un filo rosso sangue che collega Russia, Afganistan, Iran, Siria, Hamas e buona parte dell’estremismo islamista: il desiderio di distruggere la democrazia, la libertà e la cultura occidentale», afferma Maura Manghi, coordinatrice provinciale di Italia Viva, che condannando Hamas comunque tende la mano al popolo palestinese, «vittima oggi dei sanguinari estremisti che lo governano, ai quali non importa nulla dei propri cittadini, scudi umani quanto gli “ostaggi” coi quali cercano di umiliare e ricattare Israele». E aggiunge: «Non dimentichiamo nulla e nessuno. Non stiamo zitti, non smettiamo di condannare e di testimoniare che la libertà e la democrazia, con tutti gli errori che si possono commettere, con tutte le debolezze che mostrano in momenti come questi, sono ancora il miglior mondo possibile». l

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