Farmacie Fcr, la festa per i 120 anni dalla nascita
Reggio Emilia: in Sala Tricolore la cerimonia conclusiva della due giorni di celebrazioni. Il presidente Andrea Capelli: «Il nostro impegno per la collettività»
Reggio Emilia Coerenza e capacità di innovare sono i principi attorno ai quali ha ruotato il convegno di ieri in Sala Tricolore per i 120 anni della nascita delle Farmacie Comunali Riunite. Un appuntamento che cade in concomitanza con la settima edizione delle Giornate nazionali delle Farmacie comunali, promossa da Assofarm (Associazione delle farmacie pubbliche italiane) in svolgimento a Reggio.
Scelta non casuale in quanto è stato proprio nella nostra città che il 13 ottobre 1903 è stata attivata la farmacia pubblica più antica in Italia. Il convegno di ieri ha visto la partecipazione di delegati di 71 aziende diverse, nonché di rappresentanti istituzionali: dai parlamentari reggiani Ilenia Malavasi e Andrea Rossi ai consiglieri regionali Stefania Bondavalli, Ottavia Soncini e Federico Amico, a diversi sindaci, assessori e consiglieri. Nel corso del convegno sono intervenuti il sindaco Luca Vecchi, il presidente della Provincia Giorgio Zanni, Venanzio Gizzi (presidente nazionale Assofarm) e il vicepresidente Luca Pieri, Egidio Campari (coordinatore regionale Assofarm), Davide Baruffi (sottosegretario alla Presidenza della Regione) ed Andrea Capelli, presidente di Fcr, a cui si è aggiunto il messaggio del ministro della Salute, Orazio Schillaci. Ed è stato proprio il presidente Capelli a sottolineare «il valore della coerenza fra i principi fondativi dell’azienda (partecipata al 100% dal Comune) e la sua capacità di trasformarsi, facendone un unicum a livello nazionale. Fcr è rimasta Azienda speciale, quando molte aziende farmaceutiche pubbliche sono state trasformate in società di capitali e hanno visto l’ingresso di soci privati nella gestione». Temi poi ampliati dal sindaco, che ha rimarcato come «alle origini di Fcr troviamo una serie di valori distintivi con un’azienda che ha mantenuto un forte spirito pubblico e la concretezza del saper fare e innovare della nostra comunità». Un’azienda – è stato sottolineato nel suo intervento da Egidio Campari (che ha guidato Fcr dal 1994 al 2021) – «che ha tenuto sempre fede al fare sociale e alla sua doppia funzione di essere impresa economica commerciale e di ente pubblico». In grado, ha poi chiosato Capelli «di reinvestire a favore della collettività in servizi alla persona e dal 2020 anche in progetti di welfare culturale». Dal canto suo il presidente della provincia, Giorgio Zanni, ha rimarcato il ruolo svolto da Fcr «e il suo essere presidio fondamentale per la sanità di prossimità e la necessità di difendere oggi la sanità pubblica». La mattinata si è poi conclusa con la presentazione del Premio di Laurea alla memoria di Alberto Sergio Aleotti (che è stato direttore generale di Fcr e poi al vertice dell’azienda Farmaceutica Menarini) e del volume sulla storia di Fcr, “120 anni a servizio della comunità”, edito da Istoreco a cura di Massimo Storchi e con i contributi di Mirco Carrattieri, Fausto Nicolini, Massimo Storchi, Chiara Torcianti, Giovanni Vignali e Flaviano Zandonai. Ad illustrare il Premio dedicato alla memoria di Alberto Aleotti (originario di Quattro Castella) – nato in accordo con Unimore e sostenuto dal Menarini e Fcr – sono stati i figli di Alberto Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, il professor Giovanni Verzellesi, (prorettore di Unimore) e Giovanna Galli, (direttore del dipartimento di Comunicazione ed Economia).