Gazzetta di Reggio

Reggio

Reggio Emilia

Conferenza e pranzo nella sinagoga blindata: «Addolorati per i civili»

di Ambra Prati
Conferenza e pranzo nella sinagoga blindata: «Addolorati per i civili»<br type="_moz" />

Istoreco: «Non temiamo i musulmani reggiani»

16 ottobre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia «Esprimiamo il nostro dolore e sconcerto per ciò che sta accadendo in Israele, per il massacro di civili ad opera di Hamas e per la sofferenza del popolo di Gaza diventato scudo di Hamas. Siamo preoccupati per ciò che è successo e soprattutto per ciò che potrà accadere». Questo il pensiero espresso da Matthias Durchfeld e dal relatore dottor Eli Tauber in apertura dell’incontro in sinagoga “Salvare la vita. Il salvataggio dell’haggadah a Sarajevo”, organizzato da Istoreco nell’ambito di festival Balkanika e seguito da un pranzo a tema del ristorante Cucine Clandestine in via dell’Aquila. Via che è stata sorvegliata, da ambo i lati, da polizia e carabinieri, in linea con l’innalzamento delle misure di sicurezza indicate dal Ministero nei luoghi sensibili, che nella provincia si traducono nei cimiteri ebraici di Reggio, Correggio e Scandiano. Al pranzo conviviale hanno partecipato 35 persone.

La sinagoga di Reggio, chiusa al culto, è stata data in gestione dalla comunità ebraica di Reggio e Modena (dove risiede un consistente numero di ebrei, a differenza che nella nostra città) guidata dal rabbino Beniamino Goldstein, a Istoreco. Quest’ultimo utilizza la sinagoga per un fitto programma di iniziative culturali come quella di ieri, che ha ricordato un fatto storico reso possibile dalla collaborazione tra ebrei e musulmani.

L’haggadah – un codice minato del Trecento, il libro degli ebrei per la festa più importante, quella di Pasqua – che venne fortunosamente messo in salvo due volte: la prima durante la seconda guerra, la seconda durante la guerra nei Balcani grazie al custode bosniaco di fede islamica del Museo di Sarajevo.

«Una storia edificante, che mostra come la collaborazione tra ebrei e musulmani sia possibile – hanno spiegato Matthias Durchfeld e Giorgio Paterlini, vice presidente di Istoreco – In questa situazione difficile, dove da entrambe le parti a farne le spese sono i civili indifesi, è importante lanciare messaggi positivi. Ne abbiamo davvero bisogno».

Durchfeld e Paterlini non si esprimono sull’opportunità del concerto del 20 ottobre all’Rcf Arena di Kanye West, il cantante che presta il fianco a critiche antisemite.

C’è serenità sull’allarme antiterrorismo legato alla nostra realtà. «Non nutriamo alcun timore della comunità islamica locale. Prima della pandemia Istoreco organizzò un Viaggio della Memoria cui parteciparono vescovo, rabbino e imam. E nell’ambito del dialogo interreligioso ci siamo recati più volte alla moschea cittadina». Certo che, come rimarcano i rappresentanti Istoreco, «questo clima di odio rende più insicura tutta Europa». Il prossimo evento in sinagoga si terrà il 5 novembre alle 11, quando Anna Foa presenterà il suo libro “La famiglia F”.